In Svizzera e in Austria, i nuovi templi del benessere hanno forme futuriste che si fondono con il paesaggio. Come cristalli nella roccia, come alberi sotto terra

Si chiama architettura del benessere la tendenza che lega il design degli esterni al mondo del wellness. Un connubio divenuto imprescindibile per i complessi termali d’eccellenza che puntano su strutture di grande impatto visivo ed emozionale, prodromo di trattamenti estetici e curativi d’alta gamma. Due di questi templi per la cura di sé si trovano sulle Alpi, poco oltre il confine italiano. Sono le strutture avveniristiche di Tschuggen Berg Oase, nelle Alpi svizzere, e di Aqua Dome, sulle cime dell’Ötztal, in Austria. Annoverate tra le spa più esclusive al mondo svettano come montagne fondendosi con il paesaggio circostante, fatto di pini maestosi e  cime innevate.

L’oasi di benessere Tschuggen Berg Oase  di Arosa, progettata dall’architetto Mario Botta, è formata da nove corpi emergenti caratterizzati da un’originale geometria che ricorda le foglie degli alberi. Collegata all’omonimo hotel da una spettacolare passerella in vetro, unisce tre elementi naturali (roccia, legno e luce) per dare forma alla piscina, alle saune e alle numerose sale per trattamenti.
All’Aqua Dome  di Langenfeld, nel Tirolo austriaco, si raggiunge benessere e leggerezza attraverso la forza degli opposti: la sauna e la grotta del ghiaccio, le piscine termali futuristiche con musica subacquea e i trattamenti olistici tradizionali. Il cuore di questa architettura termale ha la forma di un cristallo. All’esterno, due grandi vasche semisferiche che sembrano sospese nell’aria (pezzi di design unici al mondo) raccolgono la preziosa acqua sulfurea pompata da 1.865 m di profondità.