Nel ristorante di pesce, nella sartoria che veste Tiger Woods, nel negozio citato dal New York Times. La città sarda è una balconata sul mare che sorprende

Cagliari – Illustrazione di James Gulliver Hancock

Bar e ristoranti tipici, boutique e sartorie. E, a nord della città, Isola (in via Bacaredda, 176), una tappa che merita la sosta. Arrivarci dal centro è una mezza scarpinata, ma vale ogni singolo passo. In mostra c’è il meglio dell’artigianato artistico sardo, dalle ceramiche di Dorgali alle cassepanche in castagno intagliato dopo cinque anni d’invecchiamento. In più, sorprese inaspettate. Come un tappeto esclusivo firmato da Patricia Urquiola.

1. Spazio 21 – Via Molo Sant’Agostino, 21
Andateci anche solo per ascoltare un racconto di Giuseppe Tropea, artista talentuoso e gentile con pudore d’altri tempi. Ammirate i suoi lavori, grandi tele in cui lascia vincere i colori o manufatti percorsi da conchiglie vere. Il porto, a pochi metri, cinge il mare e lo soffoca, ma qui la poesia muta dell’acqua soffia vigorosa.

2. Inu Sardinian Wine Bar – Via Sassari, 50
Superbo il lardo al mirto, sorprendente il crostone di pane civraxiu con casizolu. Non serve indovinare la pronuncia, ma arrivare affamati e assaggiare i quasi quaranta affettati e formaggi scovati da Mauro, Simone e Alberto. Tutti locali, tutti speciali. Come le 150 etichette di vino o le delizie liquide di tre birrifici artigianali

3. Volontè – Largo Carlo Felice, 40
Musica a un volume discreto per creare la giusta atmosfera, arredi minimal al limite dell’austero, allestimenti curati nel dettaglio. Anzi, fino alla piega minima dei capi. Sono loro, le proposte dei principali brand del lusso, da Prada a Gucci, da Armani a Givenchy, i primi attori in questo negozio citato dal New York Times.

4. Castangia 1850 – Via Manno, 61
Alle pareti ecco una fattura del 1899 (67 lire per un vestito su misura), in fondo a un corridoio un ambiente in tufo del 1700 splendidamente conservato. Quante sorprese nella vasta boutique di questo brand evoluzione di una storica sartoria locale. Ieri vestiva Antonio Gramsci, oggi presidenti e sportivi, da Bill Clinton a Tiger Woods.

5. Luigi Pomata – Viale Regina Margherita, 14  
Dal menu: «Reale di tonno speziato in tre cotture con riso aromatico»; «polpo arrostito al balsamico di cannonau su zuppetta di ceci». Il pesce è il doveroso protagonista di uno dei ristoranti più in voga in città, che ha anche uno spazio dedicato al sushi. In sala lo chef è presenza fissa. Saprà darvi gustosi consigli.

6. C+C – Via San Domenico, 42
Carlo Budroni lavorava a Milano, nell’ufficio stile di grandi griffe. Poi, il ritorno a casa. La scoperta di tessuti grezzi come l’orbace. Ispido, resistente, quasi preistorico. Base di borse, cartelle, zaini, che disegna e realizza assecondando i desideri del singolo cliente.

7. Ruggieri – Via Alghero, 23  
Vestirsi a tutto tondo scegliendo il meglio, dal cappotto ai calzini, dalla camicia fino ai jeans. Da quattro generazioni qui s’indossa il buon gusto in ogni sua forma ed evoluzione possibile, accessori compresi. Con la filosofia di Lilli Ruggieri a fare da guida e da monito: «L’eleganza si può imparare, lo stile no».