La più grande delle Baleari, a meno di due ore dall’Italia, ha spiagge e paesaggi incantevoli e un’intensa vita culturale. Da visitare prima del boom estivo

Oltre il mare e le spiagge, Maiorca è un’isola ricca di eventi culturali e artistici, tra le destinazioni preferite per le vacanze estive anche dalla famiglia reale spagnola. La capitale Palma, la Ciutat per i maiorchini, nonostante i grattacieli costruiti sul lungomare, ha conservato la sua anima antica di quando, prima della scoperta delle Americhe, era uno dei centri commerciali più importanti del Mediterraneo. Con le sue stradine a ridosso del porto, le taverne storiche, l’immensa Cattedrale, la città vecchia, le ville e palazzi, come il Palazzo dell’Almudaina, mix di arte araba, romana e gotica, residenza ufficiale del re di Spagna.

Verso Nord Il tratto più spettacolare è la Serra de Tramuntana: oltre 70 chilometri panoramici, da Sant Elm alle scogliere di Cap de Formentor, il punto più settentrionale dell’isola. Lungo la strada si trova un belvedere che si affaccia sui faraglioni che segnano la fine della Tramuntana, con viste sull’isolotto di El Colomer. In alto le rocce rosse della Serra, coperte di pini; in mezzo le terrazze coltivate a oliveti e a vigneti, in cui si nascondono case coloniche in pietra trasformate in in lussuose ville; in basso una costa di scogli che si apre in calette di sabbia su un acqua trasparente.

Oltre le montagne A nord est dell’isola scopriamo Alcúdia, piccolo borgo arroccato che conserva ancora le porte d’ingresso alla città. Il centro storico è tutt’ora protetto da una parte delle mura di cinta medievali ben conservate. All’interno, stradine strette fiancheggiate da palazzi antichi che spesso ospitano al pian terreno botteghe di prodotti artigianali, oltre a ristoranti e locali tradizionali. Fuori le mura le rovine romane di Pollentia, il più importante sito archeologico di epoca romana sull’isola ben conservato. Nel quartiere di San Giacomo, nel centro storico di Alcúdia si trova il museo monografico con reperti archeologici risalenti al I e II secolo DC. Da fare una capatina alla tenuta di Sa Bassa Blanca: si tratta della Fundación Yannick y Ben Jakoberun immenso spazio dedicato all’arte contemporanea, con un parco scultoreo, un giardino di rose, una collezione di ritratti di bambini (XVI-XIX secolo) e un palazzo dell’architetto egiziano Hassan Fathy.

L’entroterra A circa un’ora di viaggio in auto da Palma è possibile raggiungere Puig de Randa, unico altopiano dell’isola. La strada a tornanti, molto frequentata dai ciclisti, arriva al Santuario de Nostra Senyora de Cura, il più importante dei 3 santuari della zona. Dalla sua terrazza si ha un bellissimo panorama della capitale (quando il tempo è bello!), che vale la pena ammirare. Nella parte sudorientale dell’isola tra vigneti, oliveti e mandorli, lungo la strada che conduce a Manacor, sorge la cantina Oliver Moragues ad Algaida dove si possono fare degustazioni di vini e passare qualche notte in mezzo alla natura a Il Possessió Binicomprat, una delle case più antiche di Mallorca. La degustazione di oli si fa nella tenuta agricola Aubocassa, un vecchio frantoio ristrutturato a regola d’arte. Nel villaggio di Sant Joan, si trova la finca Els Calderers con il curioso museo etnologico. E rientrando a Palma, vale la pena cenare alla cantina Patrón Lunares, ex-capannone industriale del XIX secolo, a Santa Catalina (il quartiere trendy della città), con piatti della tradizione che di cucina fusion. Notti magiche al Bon Sol, hotel di fascino a conduzione familiare, affacciato sulla baia della città,  annidato fra pini e giardini tropicali. Perfetto per gli amanti della tranquillità.