Tra baie deserte e relax assicurato, spiagge affollate e full moon party, ecco il meglio dell’antico regno del Siam. Per tutti i gusti e per tutte le tasche

Con ben 39 isole principali e un centinaio di più piccole sparse lungo tutta la Thailandia, l’antico regno del Siam è una terra ancora tutta da conoscere. Soprattutto in aprile, durante il capodanno buddista in cui ogni angolo si anima. Isole comprese. Ecco cosa vedere se si ama la natura più selvaggia o la mondanità più sfrenata. 

Phuket Se molti associano l’isola di Phuket a una delle più popolari destinazioni turistiche la causa sono le spiagge di Patong, Kata e Karon che, nonostante la bellezza naturalistica che le circonda, hanno visto negli anni il proliferare di catene alberghiere una vicino all’altra, bar a basso costo e folle di turisti. Per coloro che cercano relax queste tre isole sono da evitare come la peste. Da provare, se invece si sceglie Phuket come base da cui partire per esplorare le isole circostanti e le loro spiagge, Rawai sulla punta meridionale, una delle zone migliori per afferrare una barca e fare una gita verso le isole vicine.

Coral Island Essendo l’isola più facile da raggiungere da sud di Phuket, Coral Island (oppure in thailandese Koh Hae) offre un reef appena fuori portata dalla spiaggia non meno affollato del mercato notturno di Pat Pong di Bangkok.

Koh Lanta L’isola di Koh Lanta vanta 27 chilometri di costa tutta da esplorare, magari noleggiando un motorino. Il suo Parco Nazionale è noto per lo snorkeling e l’abbondanza di fauna. Prendendo una barca, a 30 chilometri di distanza, si trovano le piccole isole disabitate di Koh Rok Nok e Rok Nai, il paradiso dei sub dove è facile avvistare squali pinna nera e tartarughe marine.

Koh Mook, Koh Ngai e Koh Radang A sud-est di Phi Phi Island si trovano Koh Mook, Koh Ngai e Koh Radang, piccolissimi isolotti calcarei. In particolare Koh Mook merita una deviazione per la sua caverna Morakot la cui spiaggetta circondata dalle rocce si raggiunge soltanto a nuoto attraverso un tunnel di 70 metri sotto la scogliera.

Phi Phi Island Oggi a causa della folla di turisti, a Maya Bay, il luogo una volta incontaminato dove è stato girato il film The Beach con Leonardo di Caprio, è difficile trovare qualche insenatura dove prendere il sole in pace. Fare però un tuffo al Pileh Lagoon, una piscina naturale, o visitare Monkey Island con i suoi macachi rendono giustificata la visita.

Koh Racha Al largo della costa sud di Phuket si trova una bellissima isola, Koh Racha, circondata da acque cristalline e da due spiagge di sabbia bianca. Railay Beach è il più famoso ritrovo della zona dove fermarsi almeno una volta a cercare un angolo di tranquillità.

Phang Nga La baia di Phang Nga Bay è composta da circa 60 imponenti isolotti di roccia calcarea, alcuni dei quali hanno dato vita a enormi caverne aperte dall’alto e che di solito sono accessibili con la bassa marea. L’acqua, neanche a dirlo, è verde smeraldo e tutta la zona è semplicemente mozzafiato.

Koh Phangan La Spiaggia a forma di mezzaluna di Haad Rin è famosa per i suoi Full Moon Party al chiaro di luna. Anche per chi non è amante delle feste, l’isola vale la pena di essere elencata tra gli itinerari da non perdere. Chi è in cerca di relax può nascondersi nella spiaggia privata di uno dei resort di lusso.

Koh Samui Considerata tra le isole thailandesi più frequentate, Koh Samui offre anche qualche spiaggia isolata, per chi ha voglia di noleggiare un auto o un motorino e farsi un giro dell’isola per trovarla. Certo è che la notte questo lembo di terra si anima ovunque per il Full Moon Party che si tiene sulla grande spiaggia di Haad Rin in occasione di ogni luna piena.