Ecco una città da visitare per il lungo ponte dell’8 dicembre

Capitale italiana della cultura e della qualità della vita, Mantova nel 2016 gode di questi due primati offrendo ai visitatori, oltre che ai suoi cittadini, il meglio di sé.

Per chi arriva dal ponte San Giorgio, con le torri e i merli del Palazzo Ducale che dominano il panorama specchiandosi nel lago, la città sembra uscita da una fiaba dei fratelli Grimm.

Dove andare Gli amanti dello shopping tra le bancarelle facciano in modo di arrivare a Mantova di giovedì, giorno di mercato in piazza delle Erbe. Poi non si perdano un giro nella antica Rotonda di San Lorenzo e all’interno del settecentesco teatro Bibiena, un piccolo gioiello fatto di stucchi e marmi. Si godano il Duomo, il palazzo Bonacolsi e la torre della gabbia, dove il duca Guglielmo Gonzaga faceva rinchiudere chi commetteva anche il più piccolo reato. Poi facciano un salto a Palazzo Ducale, uno degli edifici più grandi d’Europache con 950 stanze, e poi vadano a visitare la Camera Picta (comunemente conosciuta come Camera degli Sposi), un capolavoro riaperto al pubblico da un anno, collocato nel torrione nord est del Castello di San Giorgio e dipinto da Andrea Mantegna.

Dove mangiare Una sosta? Chi non ha provato quelli di Mantova non ha mai assaggiato i veri tortelli di zucca. Qui si preparano dal ‘500 e la tradizione vuole che il ripieno sia arricchito da amaretti, mostarda, grana e noce moscata. Un consiglio? L’Antica Trattoria Cento Rampini, in piazza delle Erbe. Un nome, una garanzia anche per l’insalata di cappone con mostarda, uvetta e pinoli o lo stinco cremolato. Oppure da testare è la Locanda delle Grazie, a Curtatone, a meno di 7 chilometri da Mantova.

Per una sosta-caffè meglio fermarsi in un bar pasticceria come la Borsa Antoniazzi, locale storico dove dolce o salato allieta le giornate. Ma per assaggiare la sbrisolona tipica, il Panificio Pasticceria Pavesi di via Broletto è un must.

Dove dormire Chi sogna di dormire una notte o più da fiaba, la Casa Museo Palazzo Valenti Gonzaga è la dimora giusta. Vicino alla Basilica di Sant’Andrea, questo palazzo secentesco offre sei camere con pareti in pietra e affrescate, più un accesso gratuito al museo ospitato dal palazzo. Per andare sul sicuro meglio chiedere la disponibilità di una delle prestigiose sale del piano nobile della Galleria Museo, ossia la Stanza del Trionfo del Tempo sulla Fama, la Stanza degli Stemmi, la Cappella del Cardinale Silvio Valenti Gonzaga, la Taverna storica, all’interno della quale si trova la Stanza segreta dei Carbonari.