Astra Hybrid, l’ibrido che va col turbo

Astra Hybrid, l’ibrido che va col turbo

di Marco Coletto

La nuova versione della popolare vettura tedesca si allarga verso l’ecologia. Con un powertrain potente, ma green. Da scoprire

Quando si parla della Opel Astra è impossibile non utilizzare, almeno una volta, il termine “razionalità”. Una vettura compatta (arrivata alla sesta generazione) che ha conquistato una solida clientela in oltre 30 anni di carriera: automobilisti sedotti dalla sostanza più che dalla forma, amanti della solidità tedesca e alla ricerca di un mezzo ampio, affidabile e con costi di gestione contenuti. Eppure, nel corso della sua storia, la Opel Astra è stata capace più volte di emozionare: ha montato motori potenti e non sono mancate le versioni sportive. È solo con la serie attualmente in listino, però, che la casa teutonica ha voluto dare davvero una svolta emozionale a uno dei suoi prodotti di punta. Nata nel 2021 e sviluppata sulla stessa piattaforma EMP2 di DS 4 e Peugeot 308, la nuova Opel Astra rappresenta il mix ideale tra cuore e ragione: contenuti di alto livello “vestiti” da una carrozzeria seducente e ricca di spigoli, impreziosita da un cofano lungo e quasi piatto. 


Disponibile in due varianti (cinque porte e station wagon Sports Tourer), può vantare un frontale ricco di personalità: merito del Vizor, un modulo elegante e tecnologico con tocchi rétro (l’ispirazione nasce dal muso della prima Manta del 1970) che incornicia la mascherina e i gruppi ottici. Anche dentro ci sono poche curve: la plancia, costruita con grande cura, è dominata da due schermi da 10”, il cruscotto davanti al guidatore e il touchscreen al centro per gestire l’infotainment.


Una “segmento C” appagante nelle curve e ricca di tecnologia, anche sotto la pelle: presto sarà disponibile anche elettrica, ma da tempo è già in commercio con motori sovralimentati benzina (1.2), diesel (1.5) e hybrid. La variante ibrida plug-in ospita sotto il cofano un motore 1.6 turbo benzina abbinato a un’unità elettrica e a una batteria da 12,4 kWh (ricaricabile in circa tre ore e mezza) che garantisce un’autonomia di circa 60 km a emissioni zero. La Opel Astra Hybrid – offerta in due varianti di potenza combinata (181 o 225 CV) e disponibile anche wagon – è in vendita a prezzi che partono da 39.050 euro. 


Tre gli allestimenti: il “base” Edition è già ben dotato (cavo di ricarica da 7,4 kW, cerchi in lega da 17”, climatizzatore automatico, cruise control, fari full LED, frenata automatica e sensori di parcheggio anteriori e posteriori) mentre il GS aggiunge gli specchietti retrovisori ripiegabili elettricamente, i sedili riscaldabili e la telecamera 360°. Il GSe, quello più sportivo (non disponibile sulla versione familiare), è invece rivolto a chi non può rinunciare al piacere di guida e alle emozioni: telaio ribassato di 1 cm, taratura dello sterzo specifica, controllo della stabilità con una soglia di attivazione più alta e ammortizzatori con tecnologia KONI FSD (Frequency Selective Damping), un sistema che regola la risposta delle sospensioni in base alle condizioni del manto stradale e allo stile di guida. Ma non avevamo detto che le Opel Astra sono soltanto razionali?