BMW iX1, il premium a batterie molto ecologico

BMW iX1, il premium a batterie molto ecologico

di Alessandro Pasi

Con il nuovo Suv, la Casa bavarese aumenta l’offerta di veicoli elettrici. Che non fanno rimpiangere in nulla quelli termici

Piccola premessa: la data limite del 2035 (da qualcuno giudicata una vera e propria tagliola) imposta dall’Europa ai costruttori di auto, ovvero l’impossibilità di vendere nel vecchio continente automobili che non siano a emissioni zero – lo ricordiamo – sta ottenendo risposte differenziate dalle Case. Che, se da una parte devono arrivare pronte al giorno fatidico, devono far cassa presidiando un mercato che non in tutti casi sembra accogliere con totale favore l’elettrificazione dell’auto.

In Italia, anche, perché per quanto ce la raccontino, oggi, la macchina elettrica non è un’alternativa completa a quella termica, nell’uso e nei costi, soprattutto. Tra le Case costruttrici che stanno portando avanti lo sviluppo e la vendita di modelli con più tecnologie c’è BMW. La sua vettura più venduta in Italia, la X1, ora viene affiancata dalla versione a batterie, con specifiche tecniche interessanti, di primo livello. Potremmo quasi dire che c’è l’auto elettrica e c’è la BMW elettrica, per far capire che la stessa promessa di non inquinare può avere e ha vestiti e cure diversi, molto diversi.


Non è sbagliato dividere l’offerta delle macchine a zero emissioni tra chi arriva nuovo sul mercato della mobilità e tra chi su quel mercato sta da più di un secolo. La prima cosa che colpisce della nuova BMW è, infatti, l’aspetto da auto tradizionale che non aspira a farsi identificare come un iPad su quattro ruote. Basta guardare il frontale con il classico “doppio rene” (il radiatore, in questo caso puro elemento estetico) cromato, le prese d’aria sotto i fanali, aggressive il giusto e le nervature muscolose dal cofano alle fiancate: tutto concorre nel dire subito questa è una BMW. E, si sa, l’identità di marchio ha un suo valore, i brand premium vogliono e devono essere riconoscibili nelle linee esterne anche da lontano, senza aspettare di farsi guardare in un parcheggio.

E veniamo agli interni: Basta afferrare il volante per ritrovarsi immediatamente nel feeling di guida della Casa bavarese, tutto è di qualità, ben disegnato e ispira una sensazione di controllo. Il passaggio all’elettrico con il conseguente sviluppo della digitalizzazione (Curved display BMW, con due monitor da 10,25 pollici e 10,7: niente pulsanti fisici, ma comandi vocali e touch e connettività Android Auto e Apple CarPlay) non fa rimpiangere le strumentazioni analogiche, anzi, la possibilità di personalizzare i colori dell’abitacolo, le schermate del monitor, le musiche di accompagnamento (optional mega impianto Harman Kardon) rendono il viaggio un piacere.


Abbiamo potuto assaggiare le qualità di questa BMW in una guida da Milano a Modena, in un misto tra strada e autostrada, dove il livello di guida assistita è stato efficace e rilassante (anche avviso di collisione!) specie nel traffico della Milano-Bologna, mentre la potenza del powertrain elettrico ha regalato qualche brivido in sorpasso e specialmente in accelerazione.


E veniamo alle specifiche tecniche. La BMW ix1 ha una batteria da 66,5 kW e una potenza massima di 313 CV e 494 Nm di coppia, sufficienti a bruciare lo zero-cento in 5.7 secondi, per una velocità massima autolimitata a 180 km/h. Sul fronte della ricarica si può collegare la macchina sia a prese da 11 kW sia alle fast charge: in quest’ultimo caso una mezz’ora basta a ricaricare la macchina dal 10 all’80%, contro le sei ore e mezza da colonnine o wall box tradizionali. L’autonomia è tra i 410 e i 440 chilometri, con un consumo medio tra i 16,8 e i 19 kWh/100 km, un dato che può peggiorare sensibilmente se vi fate prendere dalla voglia di correre. Però, se si acquista una vettura elettrica, che senso ha far fuori centinaia di kWh? Rispetto dell’ambiente e coscienza ecologica dovrebbero indurre a comportamenti di guida virtuosi e risparmiosi. Ammessa qualche crisi di astinenza. Prezzi da 52.700 euro.