Austria, Estonia, Francia, Gran Bretagna e Olanda: il meglio dell’arte contemporanea

Come sempre abbiamo dato un’occhiata alle proposte più interessanti riguardanti le mostre d’arte contemporanea in lungo e in largo per l’Europa. La nostra selezione per il mese di maggio 2018 prevede una tappa a Vienna, con una personale di Anna Witt e si passa poi in Estonia, a Tallin, dove scoprire i lavori di Katja Novitskova. A Marsiglia troviamo l’argentino Carlos Kusnir, con una retrospettiva della sua carriera quarantennale, mentre a Birmingham si possono ammirare le performance e le installazioni di Rie Nakajima. Infine, a Rotterdam, la britannica Anne Hardy propone il suo contributo al progetto ‘Sensory Spaces’ del Museum Boijmans van Beuningen.

– Vienna: Anna Witt – ‘Human Flag’ / 21er Haus

Si tratta di una mostra personale di Anna Witt, artista tedesca (classe 1981) che vive e lavora a Vienna da anni. L’esposizione è composta da tre videoinstallazioni che trattano in maniera diversa il tema del lavoro, ma con l’obiettivo comune di decontestualizzarlo, provando a farne emergere i caratteri più simbolici riferiti alla nostra società e alle nostre percezioni.
(Fino al 27 maggio)

– Tallinn: Katja Novitskova – ‘If Only You Could See What I’ve Seen with Your Eyes. Stage 2’ / Art Museum of Estonia Kumu Art Museum

Il titolo di questa mostra (presentata anche alla Biennale di Venezia 2017) dell’artista estone Katia Novitskova è preso in prestito da Blade Runner: è il replicante Roy Batty che dice a uno dei suoi creatori (Chew) ‘Se solo tu potessi vedere quello che ho visto con questi tuoi occhi’. È un riferimento alla complessità del vedere il mondo contemporaneo, fatto da un grande labirinto di dati. Il lavoro della Novitskova unisce tecnologie digitali, narrativa speculativa, cultura visiva per provare a raccontare il rapido sviluppo del nostro pianeta, schiavo ormai da un flusso interminabile di dati digitali e infrastrutture informatiche. Si trovano quindi nelle sue installazioni macchine viventi, modelli imprigionati in materiali sintetici, forme di vita geneticamente modificate.
(Fino al 10 giugno)

– Marsiglia: Carlos Kusnir / La Friche La Belle de Mai

Artista argentino, che vive a Marsiglia, Carlos Kusnir esplora da ormai quarant’anni le possibilità e i confini della pittura. Utilizza tecniche di stampa e collage, portando le sue composizioni nello spazio tridimensionale. La sua è una ricerca tecnica più che di contenuto, nella quale si può intravvedere anche umorismo, gioco e messa in discussione delle regole. La mostra di Marsiglia intende restituire una retrospettiva della carriera di Kusnir, accostando opere più recenti a lavori di molto anni fa.
(Fino al 3 giugno)

– Birmingham: Rie Nakajima – ‘Cyclic’ / Ikon Gallery

Artista sperimentale giapponese, molto attiva in Regno Unito, Rie Nakajima unisce scultura, suono, spazio architettonico, oggetti e strumenti per trovare connessioni fra arte e ambiente circostante e porre domande sulla definizione stessa di arte. Ne risultano composizioni e installazioni talvolta non permanenti, talvolta legate al luogo dove vengono esibite e per le quali è spesso necessaria la presenza attiva della stessa artista.
(Fino al 3 giugno)

– Rotterdam: ‘Sensory Spaces 13 – Anne Hardy’ / Museum Boijmans van Beuningen

‘Sensory Spaces’ è un progetto ideato dalla galleria olandese che invita artisti internazionali a realizzare opere ad hoc da presentare nell’atrio del museo. La tredicesima edizione è stata affidata alla britannica Anne Hardy, che vi partecipa con l’opera FIELD. Attraverso oggetti, luci, colori e suoni, l’artista richiama i sensi dell’osservatore, che è invitato a interagire con l’opera stessa.
(Fino al 27 maggio)