Belgio, Irlanda, Portogallo, Svizzera e Spagna: il meglio dell’arte contemporanea in Europa nelle prossime settimane

Eccoci ancora qui puntuali a provare a dare qualche dritta agli appassionati di arte contemporanea. Ecco cosa andare a vedere nel corso del mese di aprile, in un tour che tocca Anversa, con i lavori dell’ucraino Nikita Kadan, Dublino, dove ammirare i dipinti di Brian Maguire e Porto, con una retrospettiva sulla carriera di Marisa Merz. A Ginevra troviamo il tanto apprezzato Olafur Eliasson e chiudiamo il viaggio in Spagna, dove andare a rendere omaggio a Salvador Dalí con una bizzarra mostra dedicata ai suoi celebri baffi.

– Anversa: Nikita Kadan – ‘The Possessed Can Witness in the Court’ / M HKA, Museum van Hedendaagse Kunst Antwerpen

Nel 2015 il museo M HKA di Anversa ha acquisito l’installazione di Nikita Kadan ‘The Possessed Can Witness in the Court’, una costruzione di scaffalature da archivio con opere e oggetti personali dell’artista. Poco tempo dopo sono state acquistate anche ‘The Chronicle’ (serie di disegni di vittime di torture e pogrom in Volinia e durante il regime nazista in Ucraina) e ‘The Spectators’ (ritratti di ‘nemici pubblici’ della ex repubblica sovietica uzbeka degli anni Trenta). Queste tre installazioni sono messe in mostra per la prima volta insieme, come una sorta di retrospettiva del giovane artista ucraino, il quale da sempre disegna, dipinge e crea composizioni che gettano lo sguardo sui lati più oscuri del passato del suo paese e delle vecchie repubbliche socialiste.
(Fino al 29 aprile)

– Dublino: Brian Maguire – ‘War Changes Its Address: The Aleppo Paintings’ / IMMA – Irish Museum of Modern Art

Questa mostra è il risultato del viaggio in Siria, in particolare ad Aleppo nel 2017, dell’artista irlandese Brian Maguire. Si tratta di dipinti che intendono offrire una visione delle conseguenze fisiche del conflitto siriano e della guerra in generale. I quadri si chiamano tutti Aleppo e si mostrano con una comune palette cromatica (marroni sbiaditi, grigi, blu) scelta per ricreare un luogo privato della sua identità a causa della distruzione diffuso, dove tutto si amalgama.
(Fino al 6 maggio)

– Porto: Marisa Merz – ‘The Sky is a Great Space’ / Serralves Museum

Un’interessante retrospettiva della carriera dell’artista torinese Marisa Merz. L’esposizione, sviluppata con la collaborazione della Fondazione Merz, mette assieme cinquant’anni di lavori, dai primi esperimenti di Arte Povera, passando dai volti e dalle teste enigmatiche degli anni Ottanta e Novanta, fino alle grandi installazioni dei periodi più recenti.
(Fino al 22 aprile)

– Ginevra: Olafur Eliasson – ‘Objets définis par l’activité’ / Espace Muraille

Olafur Eliasson ritorna spesso nei nostri consigli. Questa volta lo troviamo in Svizzera con una selezione di 16 opere che raccontano la ricerca dell’artista danese su concetti come il tempo, la percezione, lo spazio, il movimento e la relatività della realtà. Come sempre i suoi lavori coinvolgono chi guarda, chiamandolo a muoversi, a osservare da diversi punti di vista, contribuendo in buona misura alla costruzione stessa dell’opera.
(Fino al 30 aprile)

– Figueres: ‘Variants from Dali’s mustache’ / Dalí Theatre-Museum

Qual è il miglior posto per mettere in mostra l’eccentricità dei baffi di Dalí se non il museo di Figueres a lui dedicato? Questa bizzarra esposizione è composta da una selezione speciale di fotografie scattate da Philippe Halsman, celebre fotografo statunitense che proprio con Dalí ha avuto uno stretto rapporto professionale durato quasi 40 anni. Protagonisti di questa selezione sono ovviamente i baffi dell’artista spagnolo. Già in passato Halsman e Dalí pubblicarono per Simon & Schuster un libro di foto che ritraevano i caratteristici baffi, (‘Dali’s Mustache’ – 1954) e molte immagini provengono proprio da lì, ma alcune presenti alla mostra sono inedite e di grande valore.
(Fino al 30 aprile)