Taschen ristampa il ricettario erotico dell’artista del surrealismo: 136 ricette, 12 capitoli e riflessioni sull’arte, per rivivere le cene organizzate da Dalì e Gala

Non solo cibo, ma materia di riflessioni sull’arte, paragoni con l’erotismo e foto dalle leggendarie serate che l’artista amava organizzare con la sua moglie e musa, Gala: il ricettario Dalì – Les dîners de Gala originariamente pubblicato nel 1973, torna sugli scaffali grazie a Taschen, da cui è curata la ristampa.

Progetto dell’artista che, nelle sue parole, da bambino sognava di fare il cuoco, si compone di 136 ricette, divise in 12 capitoli, catalogati secondo l’ordine delle portate, senza dimenticare gli afrodisiaci. Un rapporto, quello tra cibo ed erotismo molto spesso sottolineato dall’autore, che definisce il volume come ‘vivace, aggressivo, impertinente‘. Le ricette, di cui alcune molto elaborate, sono quelle preparate in collaborazione con gli chef dei migliori ristoranti di Parigi, Lasserre, La tour d’Argent, Maxim’s e le Train Bleu, ed effettivamente servite durante le cene che era solito organizzare con la moglie e musa, Gala. Corredato da quadri surrealisti e illustrazioni delle ricette, vi sono anche alcuni consigli per gli argomenti da scegliere a tavola, e parallelismi tra cibo e arte.

Mi piace mangiare solo ciò che ha una forma chiara e comprensibile. Se odio quella detestabile e degradante verdura chiamata spinaci è perché è informe, come il Liberty […]. Attribuisco valore estetico e morale al cibo in generale e agli spinaci in particolare. L’opposto degli informi spinaci sono i crostacei. 

Un volume da sfoggiare in dispensa, e al quale attingere per cene fuori dal comune.