A Pitti Uomo 91 ritorna, finalmente, l’uomo elengante. Il guardaroba classico si arricchisce di caapotti destrutturati e doppiopetto check. Di pantaloni sartoriali, bretelle e cravattini tricot

Ritrovare le proprie radici per guardare al futuro. È questo il nuovo diktat della moda maschile in scena a Firenze in occasione di Pitti Uomo 91. Dal brit style all’ispirazione montagna anni ’60 fino a capi recuperati da storici archivi. Nel guardaroba classico del prossimo inverno ritorna, finalmente, il buon gusto d’antan riadattato ai canoni estetici, funzionali, contemporanei.

Focus sui cappotto, in primis. Sfoderati, destrutturat, in lana o alpaca con disegni glencheck finestrato a contrasto, oppure doppiopetto sei bottoni con martingala, tasche a filetti e dettagli sartoriali. Sulle giacche si gioca con fili e fibre naturali per esaltare la matericità dei tessuti di diverse dimensioni o per ottenere effetti mélange, bottonati, tessuti mossi, superfici vibranti e texture sperimentali con contrasti evidenti o appena accennati.

È netta la rivisitazione degli anni ’70 nel rispetto però della cifra stilistica che regna nelle ultime collezioni. Avanguardia e valorizzazione del passato si mescolano in un guardaroba in cui non mancano le fantasie madras, galles, overcheck o damier, e non solo sui capispalla. Il pantalone gode di un nuovo spazio. D’accordo il denim cinque tasche, ma l’uomo cerca sempre di più il pantalone classico con accenni della vecchia sartoria inglese: taschino con pattina, interni in Oxford, piping regimental, il tutto coordinato da bretelle e cinture o pochette. I tessuti in cotone che richiamano le lane moulinè e teli di lana ritorti stretch, affiancano i classici occhio di pernice, disegnature over check declinate nei colori regimental. 

Il focus è però anche sui contrasti nella palette colori. Le tinte più calde e d’ispirazione seventies, ocra, senape, ciliegia, caffè, ambra, gingery brown, rosso scarlatto, vinaccia, si alternano alle nuances più fredde: i verdi, dai più chiari al color bosco, le diverse intensità di blu e grigi e qualche accento azzurro.