La rivoluzione del gel disinfettante per le mani

La rivoluzione del gel disinfettante per le mani

di Eleonora Gionchi

Indispensabile in questo periodo, il gel disinfettante per le mani entra nella produzione di alcuni grandi marchi del beauty.

La notizia ha fatto il giro del mondo quando Bernard Arnault, presidente e amministratore delegato di LVMH, ha deciso di convertire gli stabilimenti della divisione profumi&cosmetici nella produzione di gel disinfettanti per le mani: «Vogliamo evitare che il virus si diffonda e fornire alle persone in prima linea gli strumenti giusti per affrontare l’emergenza del Covid-19» ha infatti dichiarato Arnault.

Ma il Ceo del colosso del lusso francese non è l’unico: sempre ieri il gruppo Davines, che ha sede a Parma, ha dichiarato di aver iniziato lo scorso 3 marzo la produzione del Gel del Buon Auspicio da distribuire a tutte quelle realtà più in difficoltà come le case di riposo comunali, la Croce Gialla e le comunità di accoglienza sparse sul territorio parmense per un totale di 100.000 unità.

Grande poi il contributo di L’Orèal: l’azienda ha infatti donato 100.000 euro ai partner no-profit italiani, Emergency e Banco Alimentare, oltre a 80mila pezzi di gel idroalcolico. Inoltre, tutta la divisione lusso assieme a La Roche Posay, Vichy e Cerave hanno donato prodotti idratanti per lenire mani, viso e labbra di medici e infermieri, da settimane protetti da guanti e maschere; inoltre La Roche Posay ha realizzato migliaia di gel igienizzanti da donare gratuitamente a farmacie, parafarmacie, ospedali e presidi sanitari di tutte le zone più colpite in Italia. Garnier è invece impegnata nella produzione di un gel idroalcolico che, oltre a proteggere i dipendenti del colosso d’Oltrape, sarà disponibile sul mercato. Infine Elvive donerà un’importante fornitura di shampoo e balsamo all’ospedale Sacco di Milano e all’Associazione Pane Quotidiano della città. 

38.000 flaconi di Gel Igenizzante Mani sono invece stati donati da L’Erbolario alla Croce Rossa di Lodi, agli ospedali Sacco e Niguarda di Milano e all’Ospedale Maggiore di Lodi, a Medici senza Frontiere, alla Casa Circondariale di Lodi e al Comando Provinciale dei Carabinieri di Brescia e Lodi. 

Il gruppo francese Pierre Fabre scenderà in campo a maggio invece con 110.000 flaconi di gel idroalcolico che saranno distribuiti in farmacie e parafarmacie mentre altre 20.000 unità saranno donate agli enti no-profit coinvolti nell’emergenza. Non solo, ma già 3.000 prodotti idratanti e lenitivi sono stati inviati agli ospedali ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Ospedale Borgo Trento di Verona, Policlinico Agostino Gemelli di Roma, Ospedale San Donato,Ospedale di Trapani, Ospedale Niguarda di Milano, Ospedale San Matteo di Pavia, a cui si aggiungeranno anche altre 7500 unità durante aprile. 

A Melville Estēe Lauder ha riaperto il suo stabilimento e si è impegnata nella produzione di liquidi igienizzanti insieme a oltre 2 milioni di mascherine da donare ai medici newyorkesi, inoltre ha fatto donazioni alla Croce Rossa cinese, alla Shanghai Charity Foundation, a Give2Asia e al Fondo di Impatto e Risposta di New York Covid-19.

Sul suo profilo personale di Instagram Julian Bedel, fondatore e proprietario del marchio di profumeria di nicchia Fueguia, ha annunciato che anticiperà Fueguia BioActive Molecules, una collezione di 4 tipi di disinfettanti e che saranno in parte donati agli ospedali milanesi.

E mentre Angelini Pharma, produttrice dell’Amuchina, ha dichiarato nelle scorse settimane di aver aumentato esponenzialmente la produzione del celebre disinfettante, ma anche di tutti quelli per la casa, sul mercato sono disponibili alcune alternative. Eccole nella gallery: