Kenzo Paris, il debutto di Nigo alla Fashion Week parigina

Kenzo Paris, il debutto di Nigo alla Fashion Week parigina

di Digital Team

Alla Parigi Fashion Week, il debutto della collezione Kenzo FW22 di Nigo, il primo stilista giapponese alla guida della maison dai tempi del fondatore Kenzo Takada

Un tunnel verso il futuro e oltre i confini della moda. Punto d’incontro tra la tradizione della maison e i suoi codici personali contemporanei. Nigo sceglie la Galerie Vivienne per portare in scena la collezone Kenzo Autunno/Inverno 2022 Donna e Uomo. Un guardaroba creato a partire da un approccio innovativo alla moda, in cui le idee tradizionali di sport e “streetwear” si sposano in una logica del ‘real-to-wear’, esercitato nel guardaroba maschile e femminile mixando sartorialità e capi da lavoro, per dare vita a una silhouette genderless.

Un linguaggio che guarda al futuro imparando dal passato in cui i capi vivono una vita propria. A partire dai bomber, ispirati a quelli storicamente commissionati in tessuti da kimono dalle forze d’occupazione americane in Giappone, reversibili: il lato in lana sfoggia il ricamo di una cartina della Francia, mentre quello in seta è decorato da una cartina del Giappone. E poi giacche da aviatore in nylon foderate in shearling che continuano il tema militare americano, mentre varsity jacket e graduation jacket raccolgono l’apprezzamento giapponese stile “Ivy”.



1 / 6
Kenzo Menswear Fall/Winter 2022-2023 (Getty)



2 / 6
Kenzo Menswear Fall/Winter 2022-2023 (Getty)



3 / 6
Kenzo Menswear Fall/Winter 2022-2023 (Getty)



4 / 6
Kenzo Menswear Fall/Winter 2022-2023 (Getty)



5 / 6
Kenzo Menswear Fall/Winter 2022-2023 (Getty)



6 / 6
Kenzo Menswear Fall/Winter 2022-2023 (Getty)

Rispecchiando il dualismo della collezione, i capi in denim giapponese rappresentano un equilibrio tra il grezzo e il molto raffinato. Pantaloni in denim, giacche e salopette con impunture gialle e strutturate in volumi generosi basate sulle silhouette degli abiti da lavoro, realizzati in lavaggi puliti, brut o stonewash con fiori stampati a pigmenti. A questi si alternano i capi sartoriali, decostruiti e ampiamente influenzati dagli archivi di Kenzo Takada. Nigo, dichiara il suo amore per le sottoculture britanniche, tornate in auge anche nel Giappone degli anni 80, rievocate in cappotti di media lunghezza in Harris Tweed e chiodi a quadri.