Nel suo ultimo film indossa la veste che più gli appartiene: un mix di indiano e cherokee. Ultima evoluzione del maestro delle maschere

Sul suo bicipite c’è tatuato il profilo di un capo indiano e nelle sue vene scorre sangue cherokee. Ecco perchè, tra tutte le sue maschere, questa è quella che più gli appartiene. In The Lone Ranger, film in uscita mondiale il 3 luglio, Johnny Depp indossa le vesti di un guerriero indiano, comprese di piume, bracciali e viso dipinto come i nativi d’America. I costumi non si allontanano molto da quelli appartenuti al Capitano Jack Sparrow in Pirati dei Caraibi, e, in effetti, nemmeno quella stessa ironia con cui l’attore americano interpreta il personaggio.

Depp dichiara che non si stancherà mai di indossare maschere che nel corso della sua carriera cinematografica si sono evolute insieme agli effetti speciali delle riprese. Il primo a travestirlo come un personaggio di un romanzo gotico fu Tim Burton in un Edward mani di forbici uscito nelle sale quasi dieci anni fa. Erano gli anni Novanta, quando Depp portava i capelli spettinati, la t-shirt bianca dentro a jeans a vita alta e divenne uno dei proprietari del The Viper Room, nightclub sulla Sunset Boulevard simbolo di una Hollywood ribelle, anni in cui ha interpretato Ed Wood, il regista in gilet.

Alla fine di quest’epoca, coppola, capelli impomatati, baffetti curati, aviator con lenti specchiate, doppiopetto in pelle e pantaloni a zampa lo trasformano in un mafioso newyorkese per raccontare la vera storia di Donnie Brasco, due anni dopo mantiene la montatura a goccia degli occhiali e infila camicie con stampa hawaiana, cappello da pescatore e vola a Las Vegas per girare Paura e Delirio. Sulla cresta dell’onda degli anni ’90 si trasforma di nuovo in un personaggio dark nei Il mistero di Sleepy Hollow e indossa l’iconico check trench e pantaloni gessati in Public Enemy, poi, approdato ai primi anni del Duemila il suo stile diventa fiabesco. Dal Capitano Sparrow a Parnassus, da Alice in Wonderland a Willy Wonka, l’evoluzione di Depp segue quella dei suoi personaggi, anche fuori dai grandi schermi.

Testo: Annalisa Testa

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