Capelli ossigenati, rasta e baffi anni 10: tre tendenze dalle passerelle della primavera-estate 2018, per chi vuole sperimentare

Per questa primavera, le proposte maschili in fatto di barba e capelli sono all’insegna della naturalezza: tagli morbidi, si gioca con differenti lunghezze, e uno styling mai troppo costruito. Per chi, però, vuole sperimentare o cambiare completamente, abbiamo scelto 3 nuove tendenze beauty viste sulle passerelle di stagione: il ritorno dei capelli ossigenati, dei rasta, ma in versione elegante, e di barba e baffi più naturali e con forme ispirate al passato. Ardite e di certo non facili, non lasciano però passare inosservati. Vi raccontiamo come portarli, pro e contro di ognuno, per chi ha voglia di novità per la bella stagione.

Il colore: ossigenato
Retaggio di uno stile grunge anni ’90, il capello color platino non perde il suo fascino e, oggi, è presente sulle passerelle di molte sfilate, tra cui Neil Barrett, Marni e Dolce & Gabbana. Ossigenarsi i capelli non è, però, una scelta facile: il biondo platino, con tutte le sue gradazioni, è adatto soltanto per le carnagioni chiare (da evitare per quelle olivastre), ma ha il grande vantaggio di ringiovanire molto l’aspetto. Attenzione però, la difficoltà è nella manutenzione e nella gestione. Prima di tutto, perché la chioma dev’essere completamente decolorata, operazione non consigliata per chi ha i capelli fini e sottili perché li rovinerebbe e, inoltre, non si può tralasciare la seconda fase, che prevede l’uso di prodotti specifici per il lavaggio, che evitano l’effetto ‘giallo’. Inoltre, sono sconsigliati i kit fai-da-te, che rischiano di bruciare il capello, e la lunghezza deve essere tenuta sotto controllo, per non mostrare la ricrescita.

Il colpo di testa: i rasta
Scelta ardita e difficile, dai rasta non si torna indietro se non rasando la chioma. Negli ultimi tempi è una scelta sempre più diffusa, sia per gli uomini che per le donne. Visti sulle passerelle di Dolce & Gabbana, di Damir Doma, dove ha sfilato il rapper Ghali Amdouni, ma anche da Ports 1961 e da Berluti, i rasta sono portati con grande eleganza, con completi sartoriali o outfit total black. Acconciatura di origine jamaicana, i dread sono in realtà legati alla cultura religiosa rastafariana e agli induisti sadhu, messa in pratica del principio secondo cui il corpo dev’essere mantenuto integro per conservarne la purezza. Mantenere questa chioma non è facile, occorre scegliere prodotti estremamente delicati e nutrienti, sì a balsami e oli, perché i nodi che servono per crearli indeboliscono e spezzano il capello. 

Barba e baffi: dagli anni Dieci al Natural Style
Ormai si può dire che barba e baffi hanno abbandonato definitivamente le passerelle maschili che, invece, preferiscono nuovamente visi perfettamente rasati e puliti. Ma per gli amanti del genere, quelli che ormai sbarbati non si vedono proprio più, l’importante è mantenere la barba curata ma naturale, senza forme perfettamente scolpite, come da Giorgio ArmaniEtroYohji Yamamoto. Meglio ancora se corta, così da essere più facilmente gestibile e pratica per la vita frenetica di tutti i giorni. Insomma, addio alle lunghe barbe hipster.

Ritorno invece gradito per i baffi, visti da Daks: complice lo stile anni ’10 della collezione, sono pieni, perfettamente curati e che coprono tutto il labbro. Una scelta di stile difficile perché alla fine i baffi bisogna saperli portare.