In conversazione con James Long

Leggermente imprecisa, ma chiara e dinamica, è la calligrafia del designer britannico James Long, quella che appare al centro del flacone del nuovo profumo maschile di Iceberg, Change the flow. Il nome, infatti, risalta su una superficie olografica animata dal logo all-over in continuo movimento, ed è stato scritto a mano dal direttore creativo del marchio italiano, che ha voluto lasciare un segno personale su questo progetto. «La mia idea di cambiamento riguarda la libertà di poter scegliere, di poter essere chi siamo, senza paure o preconcetti», racconta in esclusiva ad Icon. «Nelle mie collezioni ci sono elementi provenienti dall’abbigliamento sportivo accanto a preziosi abiti da sera. Puoi decidere chi essere quando vuoi. Mi piace che diverse persone possano scegliere lo stesso capo e indossarlo in modo totalmente differente. E questo vale anche per Change the flow, che per me significa aprire le porte alle possibilità». Un approccio coerente con l’intuizione visionaria di Giuliana Marchini Gerani, fondatrice della griffe, che già negli anni 70 immaginò un nuovo concetto di sportswear, sintesi tra comfort ed eleganza, all’avanguardia sia per quanto riguarda l’innovazione tecnologica di lavorazioni e materiali, sia per quanto riguarda la comunicazione. «Iceberg non è mai stato spaventato dal cambiamento. Ha abbracciato la cultura pop, è stato il primo brand a utilizzare lo stile grafico dei cartoons, a collaborare con artisti hip hop americani nelle campagne. Anche questa fragranza, quindi, non poteva seguire le regole prestabilite, doveva stupire», prosegue Long.

Il flacone di Change the flow, la nuova fragranza maschile del brand

Concepita da Ilias Ermenidis, master perfumer per Firmenich e già firma dell’iconica linea Iceberg Twice, la nuova composizione nasce dall’incontro tra una freschezza speziata e una sensualità legnosa, contrasto ottenuto con arancia amara, zafferano e zenzero nelle note di testa, un accordo di cuoio nel cuore, legno di sandalo, legno di cedro e ambra nel fondo. «È stato molto interessante lavorare con un creatore di essenze, qualcuno che vive seguendo l’olfatto, che usa un altro senso rispetto a me. Io mi concentro di più sulla percezione visiva, tattile anche se, alla fine, entrambi parliamo di emozioni. Mi ha affascinato scoprire come i colori, le texture, le figure si possono tradurre a livello olfattivo. La prima volta che ho sentito Change the flow mi è subito venuta in mente la pelle, morbida e dal carattere forte allo stesso tempo. E poi è arrivata l’energia dello sport, del nylon e dei colori accesi. È un profumo unico, che si trasforma a seconda di chi lo indossa».