Pitti Fragranze 2020: il meglio dell’edizione digitale

Pitti Fragranze 2020: il meglio dell’edizione digitale

di Eleonora Gionchi

L’edizione digitale di quest’anno racconta la profumeria artistica e lo skincare all’era del Covid. Che impatto ha avuto il virus sulla cosmesi? E qual è il futuro del settore?

Pitti Fragranze, l’annuale appuntamento della profumeria artistica, quest’anno è digitale. Da fine luglio, si sono alternati su The Billboard, il nuovo web magazine che accompagna l’evento, una serie di incontri curati da Mane, gruppo francese leader mondiale nella ricerca e produzione di materie prime per l’alta profumeria, e Chandler Burr, un passato come critico di profumi per il New York Times e oggi sovrintendente di arte olfattiva del Museo di Arte e Design di New York e ambassador di Pitti Fragranze. Tra le tematiche affrontate, il futuro della profumeria e della cosmesi non solo grazie alle nuove tecnologie ma anche nel rapporto, diventando più sostenibile, con l’ambiente.

I talk di Chandler Burr

Il critico, che da sempre anima dibattiti tra gli esperti del settore, quest’anno ha incontrato Hiro Nakayama e Laura Tonatto. Con la prima, Scent Communicator e Digital Marketer, ha raccontato l’antico mondo degli incensi, una delle più antiche forme di profumazione al mondo e ricco patrimonio di tradizioni giapponesi risalenti anche a 1000 anni fa. Un modo di profumare gli ambienti antico e soprattutto adatto in questi tempi in cui si trascorre molto tempo a casa, carichi di stress e con un forte bisogno di rallentare e rasserenarsi. E poi, come la pandemia globale ha influenzato il mondo della profumeria? Chandler Burr ne ha parlato con Laura Tonatto, creatrice di Essenzialmente Laura ma anche di profumi per le maggiori case cosmetiche e di mélange su misura. La chiave è puntare sulla qualità: gli essenzieri, per la maggior parte italiani e francesi, non si sono mai fermati nella loro produzione e il periodo di lockdown è servito per creare e pensare a nuove fragranze, concentrandosi sugli ingredienti e la loro qualità.

Lavanda, l’ingrediente dell’anno

Materia prima d’eccellenza, la lavanda è tra le piante aromatiche più utilizzate nella profumeria, soprattutto in quella maschile. Non è un caso che sia stato scelto questo ingrediente. Come hanno raccontato, dati alla mano, in un talk tenuto da Mane, durante i primi mesi di pandemia il consumo in Europa di fragranze floreali, in particolare a base di lavanda, è infatti cresciuto esponenzialmente rispetto a quelli con altri ingredienti. Questo perché l’esigenza primaria dei consumatori era quella di sentirsi “freschi e puliti”, due sensazioni che la pianta aromatica dona immediatamente. Non solo, la pandemia ha fatto emergere un nuovo bisogno, diventato presto un trend: la voglia di serenità e di relax. E proprio questo ingrediente è risultato tra i meglio percepiti per eliminare lo stress da mente e corpo. Infatti, la lavanda è percepita come un ingrediente “gentile” perché poco invadente al naso, non tossico e sicuro, grazie anche alle sue proprietà antibatteriche e anti-infiammatorie. Ricerche hanno inoltre dimostrato che l’aroma di lavanda ha effetti benefici sui neuroni: non solo perché è un profumo facilmente riconoscile ma soprattutto perché è spesso legato a un ricordo sereno. Per questo, in un momento in cui in tutto il mondo si evidenzia un innalzamento dei livelli di stress, ansia, e un aumento anche del consumo degli ansiolitici, la lavanda diventa la migliore alternativa.

Nuovi trend nello skincare

Non solo profumeria però. Dove sta andando lo skincare? L’ultima generazione di trattamenti beauty, infatti, ha fatto passi da gigante unendo ingredienti e materie prime naturali con le ultime tecnologie. In particolare, come raccontato da Raffaella Gregoris, fondatrice di Bakel, la grande missione dello skincare del futuro è quello di riuscire a superare la presenza di petrolati e ingredienti dubbi per prodotti naturali che utilizzano le migliori tecnologie di conservazione senza però impattare sull’ambiente. E ancora, trovare formulazioni adatte a tutti i vari tipi di pelle che non creino allergie, eliminando per esempio la componente profumata considerata finora molto importante dal mondo cosmetico.

Sostenibilità

Come la cosmesi si sta adattando a un mondo più sostenibile? L’azienda Mane ne parla con la sua esperta Giulia Cavaliere, Marketing Manager Divisione Fragranze, Mane Italia. Sostenibilità cosmetica vuol dire, non solo essere promotori e sostenere i produttori locali, ma anche operare eticamente all’interno dell’azienda. Per il 2021, quindi, l’obiettivo dell’azienda è impattare meno sull’ambiente garantendo, per esempio, un risparmio dell’acqua del 21%, utilizzare fonti rinnovabili fino all’80% e un risparmio energetico pari al 25%.

Nella gallery, il nostro Best Of con i prodotti dei marchi protagonisti di Pitti Fragranze 2020: