Uscire da soli, una “nuova” forma di benessere

Uscire da soli, una “nuova” forma di benessere

di Eleonora Gionchi

L’hastag #solodate ha sempre più visualizzazioni sui social. La pratica dell’uscire da soli non è solo una necessità, i single sono in aumento, ma anche un modo per conoscere se stessi

Se una volta uscire da soli, nel senso senza la compagnia di nessuno, era considerato da “sfigati” oggi invece è di moda. Tanto da essere diventato un trend su TikTok, il cui hashtag #solodate ha superato i 200 milioni di visualizzazioni. Una necessità, il numero dei single è in costante aumento e sono molti i ragazzi della Gen Z a sentirsi soli, ma anche un’esigenza che nasce dal volersi conoscere meglio e dal voler passare del tempo con se stessi in assoluta tranquillità. Come una vera e propria forma di benessere.

Uscire da soli, il nuovo trend su TikTok

La nascita di certe tendenze non stupisce, anzi sono molto spesso lo specchio del momento storico che si vive. E in un’epoca i cui i single sono in aumento e i più giovani tendono a sentirsi soli e a non avere amici, non stupisce che su TikTok stia prendendo piede l’hashtag #solodate. Ovvero, uscire di casa da soli, avere un appuntamento con se stessi.

D’altra parte i dati parlano chiaro: nello scorso anno l’Istat ha calcolato che le persone che vivono sole sono il 33,2% della popolazione italiana, una percentuale che nel 2021 ha superato quella delle famiglie, ferme al 31,2%. Secondo quindi gli esperti, questa tendenza sarà inarrestabile segno che nel 2045 le coppie senza figli saranno maggiori rispetto a quelle con prole. Un dato, quello delle persone sole, che è aumentato del 39% negli ultimi dieci anni.

A ciò si aggiunge un altro dato. Già nel 2021 Il Sole 24 Ore riportava un dato significativo: il 55% degli italiani soffre di solitudine e la percentuale più elevata, il 32%, è nella fascia tra i 18 e i 34 anni. Un dato sicuramente influenzato dalla pandemia, la ricerca è stata fatta proprio in pieno Covid, ma come hanno evidenziato gli esperti, il virus ha posto in evidenza una sensazione che era già molto presente: i giovani si sentono soli. Non a caso, già nel 2015 l’Eurostat aveva evidenziato che il 13,5% degli italiani under16 aveva questo problema.

#solodate, in cosa consiste

Alla luce della situazione, è quindi normale che l’uscire da soli sia diventato un trend social, oltre che un’esigenza pratica. Che ha però dei risvolti psicologici e benefici non indifferenti. Come molti esperti sottolineano, uscire da soli vuol dire prima di tutto imparare a conoscere se stessi. È solo così infatti, stando da soli e non circondandosi sempre di persone, che ci si inizia a conoscere. Non solo, ma come è emerso dal social, durante le uscite solitarie molti hanno notato quanto fossero attaccati alle persone, quasi da esserne dipendenti e da avere paura a scoprire il mondo in solitaria.

Uscire da soli ha quindi comportato il mettersi in gioco, il non proiettare i personali bisogni sugli altri ma pensare veramente a quello che fa piacere e che si ha voglia di fare. Non solo, ma è anche un modo per staccare dalle responsabilità, per molti i solo date sono un modo per evitare il burn out professionale per esempio, e prendersi veramente cura di se stessi, proprio perché si ha spesso la tendenza a prendersi maggiormente cura degli altri e meno di sé.

Inoltre, come evidenziano gli esperti, imparare a stare da soli e a conoscersi è fondamentale perché quella con se stessi è la relazione più lunga che si avrà. La conoscenza profonda di se stessi apre le porte anche alla conoscenza degli altri e quindi alla loro vera accettazione per come sono fatti.