Settembre in palestra: gli errori più comuni da evitare assolutamente
Dal rientro troppo aggressivo ai programmi improvvisati: ecco gli sbagli più frequenti che compromettono risultati, motivazione e salute
Settembre è il mese dei buoni propositi: dopo le vacanze, molti uomini tornano in palestra con l’idea di recuperare il tempo perso e rimettersi in forma in poche settimane. Ma spesso l’entusiasmo rischia di trasformarsi in frustrazione perché, nella fretta di accelerare i risultati, si commettono errori che rallentano i progressi e aumentano il rischio di infortuni. Ecco gli errori i più comuni da evitare e cosa fare per iniziare la stagione con il piede giusto.
Ripartire troppo forte
Dopo settimane di pausa, non si possono pretendere gli stessi carichi e la stessa resistenza di giugno. Tornare subito a sollevare pesi eccessivi espone a contratture, dolori muscolari e persino lesioni ai tendini. È fondamentale concedere al corpo un periodo di riadattamento di almeno 2-3 settimane, partendo con il 60-70% dei carichi abituali e aumentando gradualmente. Anche il fiato necessita di un reset: inserire sessioni cardio moderate aiuta a riattivare cuore e polmoni senza sovraccaricarli.

Allenarsi senza un programma preciso
Improvvisare esercizi diversi ogni giorno è uno dei motivi per cui molti abbandonano la palestra dopo poche settimane. Un programma ben strutturato – meglio se studiato da un personal trainer- permette di misurare i progressi e prevenire squilibri muscolari.
Un consiglio utile è dividere le sedute in base agli obiettivi: allenamenti total body per chi riprende, split routine per chi ha già esperienza. In questo modo si ottiene un mix equilibrato di forza, resistenza e ipertrofia, evitando l’effetto “allenamento casuale” che porta solo stanchezza senza risultati.
Saltare riscaldamento e stretching
Molti uomini sottovalutano la fase preparatoria, considerandola superflua. In realtà, bastano dieci minuti di mobilità articolare, esercizi dinamici e stretching attivo per ridurre fino al 50% il rischio di infortuni. Un corpo “freddo” è molto più vulnerabile agli strappi muscolari, soprattutto nei grandi gruppi come gambe e schiena. Allo stesso modo, lo stretching finale favorisce il recupero e la flessibilità. Inserire tecniche di foam rolling o allungamenti statici migliora la circolazione e prepara i muscoli alla seduta successiva.

Trascurare il recupero
Allenarsi tutti i giorni senza lasciare spazio al riposo è controproducente. I muscoli non crescono mentre si sollevano i pesi, ma durante le fasi di recupero. Saltare il riposo porta a sovrallenamento, cali di performance e stanchezza cronica.
Gli esperti consigliano almeno un giorno di pausa a settimana, oppure alternare i gruppi muscolari in modo intelligente. Attività come stretching leggero, camminate o yoga sono ottime forme di recupero attivo che stimolano il metabolismo senza stressare il corpo.

Sottovalutare l’alimentazione
A settembre molti associano il ritorno in palestra a diete drastiche, nella convinzione che “meno si mangia, più si dimagrisce”. In realtà, un apporto calorico troppo basso compromette l’energia e rende impossibile sostenere gli allenamenti.
La chiave è bilanciare i nutrienti: carboidrati complessi per avere energia costante, proteine per costruire massa muscolare, grassi buoni per supportare ormoni e metabolismo. Anche l’idratazione è cruciale: tornare ad allenarsi in ambienti chiusi dopo l’estate richiede almeno 2 litri d’acqua al giorno per evitare crampi e affaticamento.