C’è chi sale, chi scende e chi torna. Come un progetto luce dei Castiglioni

C’è chi sale, chi scende e chi torna. Come un progetto luce dei Castiglioni

di Paolo Lavezzari

Oggi editata e aggiornata in misura domestica torna Saliscendi disegnata dai Castiglioni nel 1957

Si sa, anche se talvolta ce lo dimentichiamo: la storia, in qualsiasi ambito, non è mai unidirezionale, ma è un continuo pendolo – avanti e indietro – e in questo caso, su e giù, dato che parliamo della luce da soffitto Saliscendi. Perché ne parliamo? Perché Stilnovo la rimette in produzione (questo per dire dei corsi e ricorsi). I due fratelli geniacci Pier Giacomo e Achille Castiglioni la disegnarono nel 1957 e la storia che sta dietro alla Saliscendi è da sapere perché, se non fosse una battutaccia, illuminante di un momento della storia del design e non solo. La luce non nasce infatti per un uso domestico, ma fa parte di un  progetto più ampio, di una commessa importante affidata ai Castiglioni già nel 1954 e cioè la intera ristrutturazione del Palazzo della Camera di Commercio di  Milano, quel bel palazzo ottocentesco in via Meravigli di cui i bombardamenti del 1943 avevano risparmiato solo la facciata. Nel 1957 i Castiglioni iniziano a progettare una lampada particolare per la sala della Giunta, capace di unire la funzionalità con l’impatto emozionale.

“Saliscendi” al tempo era poco più una bozza, ma l’idea era stata messa nero su bianco. La storia comincia da qui. Il problema da risolvere era come illuminare la sala della giunta e al contempo il piano del grande tavolo centrale. In teoria sarebbero servite due diverse fonti luminose e qui invece sta la trovata dei Castiglioni: una lampada mobile che modifica l’intensità luminosa scorrendo verso il basso e verso l’alto grazie a un sistema di carrucole e in tal modo illuminare secondo necessità sia il piano del tavolo, sia nell’ambiente circostante.

 ll saliscendi del corpo illuminante, dove sta la lampadina, che si fa scorrere semplicemente tirando un occhiello posto sotto di esso consente di avvicinare o allontanare un disco riflettente posizionato sopra la fonte. Risultato: una doppia illuminazione, diretta ed indiretta. Affidata la produzione alla Stilnovo, la Saliscendi venne realizzata in soli due esemplari in metallo laccato rosso rubino che vennero collocati nella sala della giunta. Mai in realtà entrata in commercio (bella, ma grande e complicata da fare), persi i due originali durante la ristrutturazione della sala, la chiusura della Stilnovo…insomma direte, che guaio! Però, però…Nel 2019 Linea Light Group acquisisce il marchio, l’archivio Castiglioni organizzatissimo ha tutti i progetti originali….c’è tutto. La luce oggi è stata ripensata nelle dimensioni, che sono state dimezzate rispetto a quelle imponenti all’epoca: il disco per esempio è di 60 centimetri, perfetto per la dimensione domestica. Attualizzate anche le fonti luminose (ora sono  LED dimmerabili) così come il sistema di carrucole (uno dei crucci dei Castiglioni in questo tipo di luci) divenuto scorrevole e silenzioso. Dettagli estetici: corpo in metallo verniciato nelle finiture lucide grey white, rosso rubino, verde prato. Parabola riflettente bicolore: bianca nella parte interna, verniciata nella medesima finitura del corpo lampada all’esterno.