Profumi Luchino, la nuova home fragrance collection di Ginori 1735

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Profumi Luchino, la nuova home fragrance collection di Ginori 1735

Dall’India a Marrakech, dai canyon americani a Venezia, le nuove home fragrances di Ginori 1735 sono memorie di viaggi immaginati e immaginari

Ginori 1735 collabora con l’artista e designer inglese Luke Edward Hall, amante della fantasia e di mondi colorati, per la nuova home fragrances collection Profumi Luchino. Cinque fragranze pensate per avvolgere e condurre in un viaggio attraverso alcuni dei luoghi più amati dall’artista: Cotswolds, Marrakech, Rajasthan, Big Sur, Venezia. A marvellous adventure begins.

Memorie olfattive che travolgono i sensi e risvegliano i ricordi. Cinque luoghi per altrettanti palazzi inventati da Luke Edward Hall come il Fox Ticket Folly nella campagna inglese, La Gazelle d’Or nel deserto marocchino, il Rajathra Palace, il Rain Rock Creek a Big Sur e il Palazzo Centauro veneziano.

Luoghi, atmosfere profumate e suggestioni

Sono i Luchino’s Souvenir, ricordi e memorie di meraviglie mai esistite. Candele profumate colate da artigiani con maestria italiana all’interno di contenitori cilindrici in porcellana decorata a mano. Ogni fragranza è accompagnata da un piatto e da uno svuota tasche decorati dai suggestivi disegni di Luke Edward Hall che raffigurano i cinque luoghi. In più una serie di memoir in porcellana italiana tra porta candele, porta incenso,un vaso con coperchio, una scatola con coperchioe una scultura porta candela che si ispira a una testa di Ganimede, sono i Luchino’s Souvenir, ricordi e memorie di meraviglie mai esistite. Simbolo della manifattura dal gusto italiano.
Cinque viaggi dunque per altrettante suggestioni.

Fox Thicket Folly è il nome di un edificio in stile gotico, nel cuore delle Cotswolds, da visitare esclusivamente in autunno quando le suggestioni e le magie la fanno da padrone. Un luogo illuminato da calde luci di candele e di camini scoppiettanti.  Nell’aria le note di tè nero e zafferano, tabacco, cypriol e betulla, legno di cedro della Virginia, legno di quercia e patchouli.

Dalla semioscurità emerge un portacandele decorato con foglie di quercia, le stesse che circondano il palazzo.


La Gazelle d’Or, nel cuore della Medina di Marrakech dove perdersi tra aromi di spezie, colori intensi come il rosa e il blu, scalinate, vicoli, strade senza uscite. Un vero e proprio labirinto dei sensi, dove sorseggiare un tè circondato dagli aromi di menta, geranio, rosa, tè verde, legno di cedro e muschio bianco di quercia.

E perdersi nella Medina vuol dire anche ritrovare un porta incenso decorato da un cammeo ovale con in rilievo un volto classico dallo sguardo sereno.


Il Rajathra Palace è stato chiuso quando il Maharaja è partito per Monaco nel 1948. Eppure qualcuno ancora se ne occupa e dal giardino proviene un leggero e morbido profumo di rose che, nel cuore della fragranza, si uniscono ai chiodi di garofano, alla corteccia della cannella, al cardamomo e ai semi di coriandolo, al legno di sandalo e al patchouli.

E l’occhio cade su un vaso, ricordo forse di un viaggio Italia compiuto dal Marahaja anni fa e decorato a mano con tocco italo-indiani.


Un silenzioso bungalow in legno. Tutto attorno solo il canyon, il sole che si alza all’orizzonte e l’incessante rumore delle onde dell’Oceano Pacifico contro la battigia. È il Rain Rock Creek a Big Sur, immerso in note naturali come il cipresso, accordo di sale marino, semi di coriandolo, timo bianco, corteccia di cannella, legno di cedro, fir balsam e muschio d’albero. A dare un tocco vagamente hippy, l’assenzio nel cuore.

E qui, all’interno del bungalow nella natura, emerge una scatola con coperchio bordato in oro e un pomello a forma di pigna. Contenitore di mille sogni e avventure.


Una contessa, la malinconia del Canal Grande immerso nella nebbia, candele che illuminano la notte e colano sugli altari delle chiese, cupole che svettano, velluti e bagliori dei cristalli dei lampadari. Palazzo Centauro a Venezia profuma di bergamotto, incenso ed elemi, patchouli, catrame di betulla e legno di cedro e dalle sue ombre emerge una testa, modellata, ritrovata tra le luci e le ombre del Palazzo.