Eccessiva, prorompente, ha conquistato le classifiche, e anche Milano. Chi è, e perché piace così tanto, la cantante e rapper di Trinidad Nicki Minaj

All’Estathé Market Sound, festival estivo milanese del quale è uno dei nomi di punta, è arrivata con un’ora di ritardo, da vera diva. Nulla al quale i fans che l’attendevano non fossero preparati, e che comunque Nicki Minaj è riuscita a farsi perdonare in un’ora di live, quasi tutti i brani tratti dal suo terzo album The pinkprint, che lei spera sarà quello della consacrazione.
Vestita in un abito nero semitrasparente con strascichi in pizzo, che poi ha abbandonato in favore di mega stivali dorati, ha conquistato la folla con il suo essere eccessiva, sopra le righe, ma sempre fedele a se stessa. Una formula che non abbandona da quando ha iniziato la sua carriera, nel 2009, quando il rapper Lil’Wayne l’ha messa sotto contratto.

Uno stile che si ispira alle madri del rap femminile americano, Lil’Kim e Missy Elliot su tutte, Nicki Minaj è una che delle sue forme bombastiche ha scelto di andare orgogliosa, tanto da celebrarle in una canzone e in un video, Anaconda, che tra movenze e rime, lascia molto poco all’interpretazione. 

Nata Onika Maraj a Trinidad, si è trasferita a soli 5 anni nel Queens di New York, un quartiere difficile, una povertà dalla quale è scappata, dice lei, proprio grazie alla musica. Un processo che non è stato certo indolore, ma che l’ha trasformata in Niki Minaj, un nome d’arte che, nelle sue parole in una recente intervista a Rolling Stone ‘suggerisce un’idea di volgarità’, volgarità con la quale Niki gioca spesso, a volte travalicando il limite, come nel video di Only,  un campo di guerra con tanto di maschere antigas, carri armati russi, droni e una bandiera con le iniziali della sua etichetta (Young Money) che ricordano fin troppo la svastica nazista. Un video per il quale si è in seguito scusata, ma abituata com’è a generare polemiche, forse non ci ha badato poi molto.

Le canzoni featuring con David Guetta, le collaborazioni con Kanye West, i premi e le critiche, Nicki perora, prima nella sua categoria, l’idea di un nuovo ideale di donna, non perfetta ma assolutamente consapevole, e comunque sexy. Una scelta che fino ad oggi, l’ha resa unica nel suo genere, ammirata da pop star che, pur nel voler veicolare messaggi simili, sono schiave da sempre dei dettami fisici dello showbiz (Madonna su tutte, che infatti l’ha voluta nel suo ultimo video, Bitch I’m Madonna).

Una stella che due sere fa ha illuminato una Milano già bollente di suo, e che non nasconde di voler conquistare il mondo intero al suono dei suoi beat. Fino alla prossima polemica.