Crede che il futuro sia più interessante del passato. Però coltiva un sentimento antico

Una vena di durezza scorre negli occhi di Giorgia Surina: sprofondi gemelli, che possono raggelare o far innamorare, dipende. Durezza nella voce ben impostata e sempre sotto controllo. Nelle parole mai a caso, molto ricercate. Nella scelta d’interpretare Bianca Jagger, donna guerriera. Una durezza sulla quale abbiamo sbattuto forte. Eccola.

All’odio credi?
‘Profondamente. Lo sento addosso. Mi arriva da molte parti. Per invidia, o per pura cattiveria’.

Il tuo successo nella vita l’ha alimentato?
‘Non m’è venuto tutto facile, neppure a scuola. Ero secchiona, bacchettona, seria. Ho imparato a stare sola e ad essere antisociale, persino. Questo mi ha indurita’.

Qual è il sentimento in cui ti perdi?
‘L’ira. Un sentimento affascinante, su cui ho fatto ricerche. Fa profondamente parte di me e mi piace, queste vena di follia che mi fa sempre rialzare, alla fine’.

Ti senti realizzata?
‘Non ancora sbocciata, più che altro. Credo che il mio futuro sarà più interessante del mio passato’.

I sogni più selvaggi dove ti portano?
‘Mi piacerebbe dirigere una rete televisiva. O diventare musa di valori universali, come Bianca Jagger’.

Per che cosa fai i capricci?
‘Non ne faccio. Faccio critiche, osservazioni, ma non batto i piedi, perché sarebbe abuso di potere’.

Come fai a fare l’attrice, se non sopporti gli abusi di potere?
‘Ci sto lavorando. Non vedo l’ora che qualche regista riesca a domarmi e ad abusare di me. Me l’ha insegnato il mio insegnante di recitazione a New York: devi essere come una bambola di pezza’.

E invece, cosa sei stata fino ad adesso?
‘Una tartaruga ninja, direi’.

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La video-intervista a Giorgia Surina