L’attrice francese che a 16 anni stregò Yves Saint Laurent conquista dosando con malizia sex appeal e ironia. Come ha dimostrato al Festival di Sanremo 2014

“Lei è molto bella”. Se si parla di perfezione non ci sono parole più giuste di quelle semplici. Quando Yves Saint Laurent incontrò per la prima volta Laetitia Casta non disse altro che questo. Lei arrossì, aveva solo 16 anni, da poco più di uno aveva cominciato la carriera da modella, ma il tutto era visto ancora come un gioco. Lo stilista francese invece vide in questa sensuale ragazza dell’Alta Normandia una musa da cui trarre nuova ispirazione. “Fu il primo a farmi sentire una donna”. Legarono come solo due anime affini avrebbero potuto fare. “Entrambi così timidi e sensibili, ci siamo sorretti a vicenda come due persone che stanno rischiando di anneggare”.

Lui amava i contrasti e lei, con la sua bellezza, ne era – ed è tuttora – più che mai l’emblema, da una parte la delicatezza ispirata da un viso da angelo e una pelle color porcellana che sembra essere emersa dal calco di uno scultore dell’antichità, dall’altra le forme prorompenti di una donna che sembra racchiudere ogni possibile ideale di sensualità, Venere di Botticelli dei nostri giorni che non a caso Saint Laurent decise, nel 1999, di vestire con una corona e un bikini di rose, ad oggi tra le sue creazioni più celebri.

Sono passati quindici anni da allora, gli stessi che la separavano dalla sua prima partecipazione a quel Festival di Sanremo che ora l’ha nuovamente celebrata, eppure il suo fascino è rimasto lo stesso. I tre figli, uno avuto dal fotografo francese Stéphane Sednaoui e due da Stefano Accorsi, ne hanno arricchito il carisma senza intaccarne la grazia.

Nel 2009 quando si decise di realizzare un biopic dedicato a Serge Gainsbourg decisero di affidarle la parte di Brigitte Bardot. Laetitia all’epoca era incinta. Non lo disse a nessuno. “Quando aspettavo il mio secondo figlio, Orlando, mi tolsero la parte di un film a cui tenevo molto. E non volevo che si ripetesse la stessa storia e così ho girato tutte le mie scene mentre ero già in gravidanza. Solo l’ultimo giorno di riprese ho detto con il sorriso: ‘Sono incinta’, e me ne sono andata!”.

Dietro quell’apparente e irresistibile innocenza dei tratti era ormai fiorita una donna determinata, ma allo stesso ironica e capace di prendere la vita con leggerezza, una di quelle poche donne per cui lo scrittore inglese George Meredith avrebbe ripetuto uno dei suoi più celebri aforismi: “Una donna spiritosa è un tesoro, una bellezza spiritosa è un potere”.