Ritratto della stilista amata da Hollywood e compagna di Mick Jagger, che si è tolta la vita a New York

Bruce Weber l’aveva notata a uno shooting di Calvin Klein e in un attimo la sua carriera di modella ha avuto inizio. Poi, molti anni dopo, la nota Mick Jagger. Era il 2001 e l’indirizzo del loro primo incontro è il set di un documentario sugli Stones diretto da Martin Scorsese: comincia la loro relazione. Finché il 17 marzo lei, la bella e sinuosa 47enne L’Wren, è stata trovata morta suicida nel suo appartamento di New York.

Mick ha avuto la notizia appena atterrato a Perth, in Australia, dove aveva in programma una serie di concerti con i Rolling Stones: «Sono distrutto», ha commentato lui e ha annullato la prima data australiana. 

La sua biografia è la storia di un’ascesa: dopo la sua carriera come modella per Chanel e Thierry Mugler, negli anni 90 si trasforma in stylist e, grazie anche a una collaborazione con Herb Ritts, si posiziona nell’Olimpo del fashion hollywoodiano: è lei a creare il mito di star come Nicole Kidman e Sarah Jessica Parker. Nel 2006 presenta la sua prima collezione da stilista, Little Black Dress, e da allora la sua è stata una presenza fissa nella moda internazionale e una vera passione per le stelle del cinema. Ma ha avuto un ruolo importante anche per i Rolling Stones: i costumi del docu-film Shine a Light di Martin Scorsese sono sue creazioni.

Ieri, il tragico epilogo: si sarebbe impiccata con una sciarpa. Tanti i saluti e i messaggi di personaggi del mondo dello spettacolo e della moda. Ne riportiamo uno, forse tra i più semplici e caldi, quello di Marc Jacobs: «Ci mancherai sempre»…