Gli appuntamenti di giugno con il palcoscenico

A giugno, le porte dei teatri si spalancano, lasciando gli spettacoli liberi di uscire all’aperto. Un teatro diffuso, che invade spazi pubblici, strade e mercati cittadini, creando una frattura nello scorrere della vita quotidiana. Saranno tanti i festival che animeranno questo mese di inizio estate, ma altrettanto numerose saranno le performance che chiuderanno in bellezza la stagione teatrale 2015/16. Ecco gli appuntamenti imperdibili scelti da Icon.

Torino. Festival delle Colline Torinesi. È iniziata il 2 giugno e terminerà il 21 giugno la ventunesima edizione del Festival delle Colline Torinesi, rassegna teatrale quest’anno dedicata alla figura della donna ieri e oggi, qui e altrove. Protagoniste saranno le attrici e le performer che rispondendo all’interrogativo  – “l’identità è un genere? – racconteranno vite, visioni e turbamenti di personaggi femminili. In varie location torinesi si alterneranno storie vicine e lontane, come quella di Hearing (in scena il 18 e 19 giugno al Teatro Astra), poetico affresco dell’adolescenza di quattro donne cresciute durante la guerra in Iran, o quella di Killing Desdemona (19 giugno alle Fonderie Limone di Moncalieri), il dramma del femminicidio raccontato attraverso la sua rappresentazione teatrale più famosa, reinterpretata attraverso il balletto contemporaneo. O ancora, quella di Reality (in scena il 12 giugno alle Fonderie Limone di Moncalieri), vita della polacca Janina Turek, che lasciò in eredità alla propria figlia 748 quaderni riempiti di ogni singolo episodio della propria esistenza.

Bologna. Festival In & Out. Cosa succede quando il teatro rompe gli argini delle quattro mura per inserirsi nella vita della città? A rispondere è il Festival In&Out – La cultura in condominio – realizzato dal Teatro Mignoli in collaborazione con 15 associazioni, che dal 10 al 20 giugno porterà sei spettacoli in sei quartieri bolognesi, con musica, danza, performance e feste. Nei condomini, mercati rionali, cortili e spazi pubblici cittadini andranno in scena spettacoli di prosa come I.N.F.E.R.N.O. (Invasione Notturna Frivola E Ruggente Non Ostile) del Teatro Nucleo di Ferrara, ma anche feste e percorsi nei borghi, cene condivise con gli abitanti dei quartieri, feste autogestite. Il tutto all’insegna della condivisione e della socialità, per dimostrare che la cultura può e deve resistere, nonostante la crisi.

Roma. PPP Ultimo inventario prima di liquidazione. Si chiude con PPP Ultimo Inventario prima di liquidazione l’omaggio del Teatro di Roma a Pier Paolo Pasolini. Una riflessione sulle ipocrisie della società contemporanea attraverso lo sguardo della coppia del teatro sperimentale Ricci/Forte, che prende ispirazione dagli ultimi lavori del poeta – nello specifico Salò e Petrolio – per parlare del rapporto tra arte ed etica. Un “inventario” di memorie” che racconta le trasformazioni del presente, svelandone luci e ombre, e che riflette sul bisogno di valori dell’uomo moderno. Nello scenario desolante di una discarica, cinque donne si trovano a circondare un uomo, diventandone la coscienza. Una metafora della contrapposizione tra il mondo esterno e quel deserto bianco in cui ritrovare il proprio io di cui parlava Pasolini. In scena il 14 e il 16 giugno a Roma, lo spettacolo è presente anche nel programma del Festival delle Colline Torinesi.

Napoli. Napoli Teatro Festival. Più che una rassegna è una maratona, con 45 spettacoli in un mese (dal 15 giugno al 15 luglio) e numerosi eventi collaterali. Giunto alla nona edizione, Napoli Teatro festival offre un’ampia panoramica della produzione teatrale italiana ma non solo, abbracciando il teatro sperimentale e i progetti multidisciplinari. Il calendario di spettacoli inizia il 14 giugno sull’isola Nisida, sede del penitenziario minorile, con La Tempesta, un omaggio a Shakespeare e alla sua reinterpretazione da parte di Eduardo de Filippo. Lo spettacolo, nella forma di mise en espace, vedrà la partecipazione di Michele Placido e dei ragazzi detenuti. Saranno poi tante le prime nazionali da non perdere, come Peccato che fosse puttana (il 28 e 29 giugno – Galleria Toledo), dall’adattamento dell’opera di John Ford (Peccato che sia una sgualdrina, 1632), oppure Il Funambolo (30 giugno, 1 e 2 luglio – Teatro Sannazaro) che porta in scena uno dei testi più controversi di Jean Genet e la storia del funambolo Abdallah, morto suicida dopo che la sua carriera fu compromessa da una caduta. Alle produzioni italiane si affiancheranno anche spettacoli internazionali, non solo di prosa: da non perdere ST/LL, l’ultimo lavoro di Shiro Takatani, uno dei video-artist più apprezzati del mondo (20 e 21 giugno al Teatro Politeama).

Milano. 4. Di questo spettacolo non esiste una vera e propria trama. E per concepirlo, Rodrigo García è partito da un’osservazione di Wim Wenders, secondo il quale la semplice messa in relazione di due immagini è sufficiente a far sorgere una storia sotto i nostri occhi. Il 28 e il 30 giugno, al Teatro dell’Arte della Triennale, saranno gli stessi spettatori a tesserne la trama, immaginando un filo conduttore in quell’orgia stroboscopica di teste di Coyote, samurai, bambine, galli cedroni in scarpe da ginnastica (4, per l’appunto), giradischi, luci e suoni che il regista ha deciso di mettere in scena. Raffigurando l’assurdo, García si diverte a creare confusione e spaesamento, stimolando l’immaginazione del pubblico e sovvertendo l’unidirezionalità delle classiche rappresentazioni teatrali.