Il meglio dell’arte contemporanea tra Svezia, Belgio, Scozia, Germania e Spagna

Di nuovo insieme, come ogni mese, per scoprire il meglio dell’arte contemporanea in giro per l’Europa. Per settembre partiamo da Stoccolma, con una mostra surreale e originale firmata da Nathalie Djurberg e Hans Berg. Passiamo poi in Belgio, a Gand, a scoprire le opere dell’artista cinese Zhang Peili. L’inglese Tacita Dean è invece protagonista di un’esposizione a Edimburgo, mentre ad Amburgo troviamo i quadri di Charline von Heyl. Il tour si conclude a Malaga, dove poter riscoprire le opere e soprattutto i metodi di lavoro di Andy Warhol.

– Stoccolma: Nathalie Djurberg e Hans Berg – “A Journey Through Mud and Confusion with Small Glimpses of Air” / Moderna Museet

Giovane e talentuosa coppia artistica svedese, Nathalie Djurberg e Hans Berg presentano al Moderna Museet una mostra che tenta di portare l’osservatore a compiere un viaggio interiore ricco di confusione e straniamento. Attraverso lavori video in stop motion e sculture surreali, Djurberg e Berg hanno l’obiettivo di portare in superficie riflessioni sulla società contemporanea, descrivendo però il reale con scene e soggetti surreali e ironici. Si tratta di un gioco di estremi, fra oscurità e luce, annichilimento ed euforia, con immagini oniriche che fanno perdere talvolta la strada della ragione, prendendo in giro il potere, annullando le gerarchie e le normali convenzioni sociali.
(Fino al 9 settembre 2018)

– Gand: ‘Zhang Peili – Uplifting’ / S.M.A.K. – Stedelijk Museum voor Actuele Kunst

Al museo belga è ospitata una retrospettiva di Zhang Peili, artista considerato fra i pionieri della video art cinese, capace però di comunicare anche attraverso altre forme di espressione. Attivo dagli anni Ottanta, Peili nella sua ricerca tenta di rappresentare attraverso la pittura, i video e altri media lo sviluppo della comunicazione per scopi ideologici. I suoi lavori si basano sulla ripetizione. I riferimenti e i soggetti sono tendenzialmente riconducibili alla cultura popolare, con una particolare attenzione al corpo e alle azioni di routine. Allo S.M.A.K. si propone un percorso che contempla tutta la carriera dell’artista, mostrando la sua evoluzione dalla pittura d’avanguardia agli esperimenti video, con molte opere provenienti dagli anni Ottanta e Novanta, ma anche installazioni più recenti.
(Fino al 21 ottobre 2018)

– Edimburgo: Tacita Dean – ‘Woman with a Red Hat’ / The Fruitmarket Gallery

Classe 1965, l’artista britannica Tacita Dean ha costruito la propria carriera lavorando con il disegno, la fotografia, le installazioni e, soprattutto, con l’uso del linguaggio video. Il 2018 per la Dean sembra essere un anno d’oro, con ben tre grandi mostre a Londra, rispettivamente dedicate al paesaggio, al ritratto e alla natura morta (alla Royal Academy of Arts, alla National Portrait Gallery e alla National Gallery). Con questa esposizione alla The Fruitmarket Gallery di Edimburgo Tamara Deand completa il percorso, andando però a indagare l’approccio dell’artista nei confronti del teatro, della narrativa e della performance. Si tratta di un racconto per video e immagini di ciò che è stata la costruzione del film ‘Event for a Stage’ (commissionato per la Biennale di Sidney del 2014), primo esperimento per la Dean di commistione fra arte e teatro, in collaborazione con l’attore Stephen Dillane. Lo spettatore può scoprire l’interazione fra artista e performer, cercando di comprendere l’equilibrio fra realtà e illusione per entrambi i protagonisti.
(Fino al 30 settembre 2018)

– Amburgo: Charline von Heyl – “Snake Eyes” / Deichtorhallen Hamburg – Halle für aktuelle Kunst

L’artista tedesca Charline von Heyl e le sue opere sono le protagoniste di questa mostra, realizzata grazie a una collaborazione tra il Deichtorhallen di Amburgo, l’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington DC e il museo Dhondt-Dhaenens di Deurle. L’esposizione si concentra su una carrellata di lavori dell’artista che va dal 2005 ai giorni nostri. Numerosi sono i riconoscimenti internazionali per Charline von Heyl, grazie a opere pittoriche originali capaci di mettere in discussione le convenzioni su composizione, narrativa, estetica e soggettività artistica. Si rintracciano nei suoi quadri umorismo, letteratura, cultura pop e vissuto personale. Sono dipinti borderline, fra l’astratto e il figurativo, descritti dalla stessa autrice come espressione di ‘una nuova immagine che si presenta come fatto’.
(Fino al 23 settembre 2018)

– Malaga: ‘Warhol. Mechanical Art’ / MPM – Museo Picasso Málaga

L’esposizione ‘Warhol. Mechanical Art’ del museo di Malaga offre ai visitatori un percorso che permette di riscoprire in modo completo i processi creativi (anche pratici) dell’icona per antonomasia della pop art. Una carrellata della carriera di Andy Warhol dagli inizi negli anni Cinquanta fino agli anni Ottanta, attraverso una raccolta di sue celebri opere e a una collezione di copertine, poster, riviste, oggetti, installazioni audiovisive e molto altro. Un modo per indagare ancora più a fondo il significativo contributo e l’influenza dell’artista americano nella storia dell’arte contemporanea.
(Fino al 16 settembre 2018)