Riflessione artistica sul non finito. In mostra a Pietrasanta

Circa la poetica del frammento ci sarebbe molto da dire, perché la storia e la critica dell’arte se ne sono occupate nei secoli. Ma oggi a trattare l’argomento in maniera concreta sono due artisti, un pittore e uno scultore, che espongoo insieme alla Accesso Galleria di Pietrasanta per una mostra dal titolo Filling in the blanks.

Sono Alex Rane, scultore nato a New York nel 1986 e ora di casa a Carrara e Tomas Watson, pittore nato nel 1971 in Inghilterra, vive ad Atene. La loro filosofia è quella di convogliare l’attenzione del pubblico su quella parte specifica della narrazione che vogliono veramente evidenziare. E lo fanno come se avsssero a disposizione uno zoom, o un ingrandimento per vedere da vicino la lavorazione finissima di ogni particolare, lasciando il resto semplicemente abbozzato. L’interesse cioè riguarda il frammento di un’opera, ed è in quel momento, dopo che l’occhio si è concentrato su questi punti di forza, che gli artisti chiedono all’osservatore di completare la storia…di riempire gli spazi vuoti (filling in the blanks, appunto).

Nelle parole di Alex Rane: ‘Voglio creare particolari interessanti e anche dare spazio all’occhio per riposarsi”.

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Rane/Watson. Filling in the blanks

Accesso Galleria, Pietrasanta (LU), fino al 5 settembre