Buon compleanno 33 giri!

Buon compleanno 33 giri!

di Giuditta Avellina

Il 21 giugno del 1948 la Columbia Records introduceva sul mercato il 33 giri: buon compleanno in 5 vinili top che hanno fatto la storia della musica (e dello stile)

Il 33 giri nasce nel 1948 ad opera di una grande casa discografica statunitense, la Columbia Records. Ma già negli anni precedenti, dal 1931, era in circolazione l’LP. Se il primo fu la quinta sinfonia di Beetheven, diffuso dalla RCA Victor, è negli anni successivi che si diffonde il sistema long playing. E, appunto, dal 21 giugno del 1948, proprio il 33 giri. Soppianta i 78 giri precedenti, consente di riprodurre 23 minuti di musica, e raggiungerà l’apice a fine anni Settanta dove diventerà un vero cult. Celebriamo il compleanno del vinile, raccontando la storia di alcuni dei 33 giri più celebri della storia della musica.

The dark side of the moon – Pink Floyd

Un disco chiave nella storia della musica e in quella dei Pink Floyd: il 1° marzo 1973 la band di Roger Waters, David Gilmour, Nick Mason e Richard Wright ha pubblicato The dark side of the moon. Un disco che intreccia suoni elettronici, sperimentazione, storia, arte, moda e follia, in contrasto con lo spazio esterno, già a partire dalla semanticità del nome (solo per un breve periodo ribattezzato Eclipse perchè era uscito un disco omonimo dei Medicine Head). Tutto è bellezza in questo disco, a partire dalla cover creata dal graphic designer inglese: un prisma che trasforma la luce in colori, la nascità di un’icona. Dieci tracce, convergenti nell’album registrato negli Abbey Road Studios di Londra. Un successo planetario senza fine, uno dei più venduti della storia della musica. 

Nevermind – Nirvana

Nevermind è ritenuto uno degli album fondamentali degli anni novanta e della storia del rock in generale, trainato da Smells Like Teen Spirit e dalla strabordante attitude del suo frontman, Kurt Cobain. Nel disco anche Come as you are, Lithium e In bloom come pezzi memorabili. Degni di nota come tutti i successi raggiunti e conquistati: basti pensare che Nevermind ha raggiunto la vetta – certificato disco di diamante – con oltre 10 milioni di copie vendute ed è divenuto la bandiera di una generazione di giovani animata dallo spirito del grunge del rock alternativo. Al suo interno sonorità pop in osmosi con spunti punk, una produzione ricercata, video di altissimo livello. E sì, anche una memorabile, indimenticabile cover realizzata dal fotografo Kirk Weddle – guidato dalle suggestioni di Kurt Cobain e Dave Grohl, affascinati da un documentario sui parti in acqua – che fotografò Spencer Elden, e poi fece aggiungere un dollaro all’amo. 

Thriller – Michael Jackson

Poteva il re incontrastato del pop rimanere fuori da un top 5 dei 33 gi

Uno degli album più ispirazionali della storia della musica pop, è certamente il capolavoro di Michael Jackson, ovvero Thriller. Album iconico e con alle spalle una produzione corposa, in cui la stella della musica lavora a strettissimo contatto con il produttore Quincy Jones. Un progetto ambiziosissimo, cui Michael Jackson dedica giorno e notte perchè fosse un’opera assolutamente perfetta e con ogni pezzo candidato a diventare una maestosa hit. Così è stato. E le danze sono state aperte da un duetto delizioso: quello tra Paul McCartney e lo stesso Jackson in The girl is mine. Tutti i pezzi dell’album avrebbero una storia, numerosi aneddoti da narrare. Ma basti pensare che il 1 dicembre 1982 non esce solo un disco, ma un vero e proprio fenomeno di costume a suono di funk e pop, mescolato alle coreografie maestose e alle visioni lungimiranti dei video clip ad accompagnamento. Di cui le atmosfere horror di Thriller o Billie Jean rappresentano solo una delle molteplici sfaccettature, chiavi di lettura, ispirazioni. Il resto è arte che illumina e ispira ancora oggi, in ogni dove. 

Una donna per amico – Lucio Battisti

Poteva mancare una quota italiana nella nostra top 5 dedicata ai 33 giri più memorabili della storia della musica? E, come, naturalmente non citare l’indimenticato e indimenticabile Lucio Battisti? 

Nel giorno del compleanno del 33 giri non poteva mancare anche una importante quota italiana. Rappresentata da uno degli artisti più maestosi di sempre, ovvero Lucio Battisti. Tra i suoi dischi, abbiamo scelto Una donna per amico, di cui, oltre ai brani, è assolutamente apprezzabile il tocco super british della cover. Nel tredicesimo album di Lucio Battisti, in release nell’ottobre del 1978, l’artista appare seduto accanto a una donna misteriosa. Sarà forse quella donna per amico cui è dedicato l’album registrato nel Regno Unito con il produttore inglese Geoff Westley? Chi può dirlo. Fatto sta che il disco raggiunge un ernorme successo, uno degli album più venduti dell’artista e, certamente, è complice anche lo scatto in copertina, opera del britannico Brian Ward (che tra l’altro si occupò anche di scattare le cover di alcuni dischi di David Bowie, tra cui Ziggy Stardust). 

Abbey Road – Beatles

Dulcis in fundo, come poteva mancare uno degli album più iconici di sempre? Si tratta di Abbey Road dei Beatles: John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr attraversano la strada sulle strisce pedonali più iconiche del mondo e alzi la mano chi non conosce o ha amato la cover di questo disco. Niente nome del gruppo, nessun titolo dell’album. Eppure un visual che ha lasciato il segno e un nuovo slancio per i Fab Four: è il giugno del 1969 quando Paul McCartney informa il produttore George Martin che i Beatles vogliono registare qualcosa di nuovo. Lo fanno, si chiudono negli Abbey Road Studios e creano un disco con pezzi del calibro di Come together, Because, Here comes the sun. Il resto è storia e non a caso Abbey Road resta il disco più venduto della storia dei Beatles.