Buon compleanno Renault 4: 60 anni di un’icona

Buon compleanno Renault 4: 60 anni di un’icona

di Marco Coletto

Alla scoperta della Renault 4: la piccola francese, nata 60 anni fa, è diventata un fenomeno di costume nonostante sia una delle auto più razionali della storia

Nessuno si aspettava grandi cose dalla Renault 4. Eppure la piccola francese – nata esattamente 60 anni fa nel 1961 – ha sorpreso tutti, compresi i vertici della Régie che poco dopo il suo debutto stavano già pensando a un’erede per rimpiazzarla (la 6).

Un mezzo che ha conquistato i cuori degli automobilisti nonostante fosse uno dei massimi simboli della razionalità su quattro ruote, una vettura nata per i francesi diventata una world car costruita in 28 paesi diversi, un veicolo spartano e democratico che ha saputo essere chic: la R4 (o 4L, come viene chiamata in Francia) è stata tutto questo e anche di più. Un fenomeno sociale e di costume con una carriera lunghissima – 31 anni e oltre 8 milioni di esemplari venduti – fermata solo dalle normative anti-inquinamento.

La Renault 4 nasce nel 1961 con un unico scopo: quello di rubare clienti alla Citroën 2CV. Come? Correggendo tutti i difetti della rivale del Double Chevron e aggiungendo più praticità attraverso l’adozione del tetto piatto e di un pratico portellone. La prima auto a trazione anteriore della Casa transalpina non è bella ma è un tipo: forme subordinate alla funzione e finiture essenziali. I primi sedili ricordano le sdraio da spiaggia e non sono altro che del tessuto retto da un’intelaiatura.

Uno stile (troppo) minimal che inizialmente non seduce il pubblico femminile. Per rimediare i vertici Renault lanciano, in collaborazione con la nota rivista di moda “Elle”, l’iniziativa “Elle prend le volant”: 4.000 esemplari personalizzati con una sciccosissima livrea (tartan scozzese o paglia di Vienna, temi che verranno riproposti poco dopo sulla versione speciale Parisienne) su portiere, parafanghi posteriori e portellone. Un riuscito progetto di marketing che contribuirà al successo della vettura, che nel 1967 sarà addirittura il modello più venduto in Francia.


Con il passare degli anni la R4 continua a evolversi conservando la propria essenza: nel 1972 viene introdotto il nuovo logo Renault ideato dall’artista franco-ungherese Victor Vasarely e intorno alla fine degli anni ‘70 – un periodo d’oro per la Régie, diventata leader delle vendite in Europa, e per la 4L, che nel 1977 raggiunge i 5 milioni di esemplari prodotti – arrivano modifiche estetiche (paraurti in plastica) e tecniche (motori più grandi) rilevanti.

Gli anni ‘80 della Renault 4 iniziano con un sorprendente terzo posto alla Parigi-Dakar e proseguono con freni più potenti e con una plancia più moderna ispirata a quella della sorella maggiore R5: la “baby” transalpina in quel decennio è il modello di accesso a una gamma impressionante che arriva fino all’ammiraglia 25 passando per la sportiva Fuego e per la monovolume Espace. Senza dimenticare i veicoli commerciali e l’impegno in F1.

Nel 1992 la R4 è costretta ad abbandonare le scene in seguito all’introduzione dell’obbligo della marmitta catalitica ma la sua leggenda vive ancora: oggi è diventata un’auto d’epoca economica, affidabile e accessibile molto amata dai giovani e probabilmente nei prossimi anni avrà un’erede elettrica.