Sculture, installazioni audio e video, proiezioni notturne e performance trasformano per un mese l’isola di Capri in galleria diffusa

La Piazzetta, i Faraglioni, il Jet Set sono solo alcune delle iconiche caratteristiche della fama che precede la meravigliosa isola di Capri, uno straordinario teatro all’aperto che si presta ad essere luogo ideale di sperimentazione artistica e  fucina di avanguardia. Chi la visita – spiegano i curatori del progetto Capri The Island of Art  che dal 6 settembre al 5 ottobre trasforma Capri in una galleria diffusa – prima ancora di viverla e di passeggiare per le sue strade, è già affascinato dall’aura che la circonda. 

Ecco allora che le installazioni ed i progetti che riempiono i due comuni dell’isola (Capri e Anacapri) raccontano di un’atmosfera da sogno, popolata di esseri fantastici, dove ogni cosa è possibile; in cui tra giochi di luce e musiche che toccano il cuore, ognuno di noi può essere trasformato nel personaggio di una fiaba… o, più al “passo coi tempi”, in uno script informatico e perdersi negli infiniti meandri della rete. 

Il progetto, che è all’edizione zero (ideato da Liquid Art System e prodotto da Franco Senesi con la direzione artistica di Marco Izzolino) prevede il coinvolgimento di 40 artisti (italiani e stranieri) che hanno lasciato e lasceranno (perché si tratta di un’esposizione in progress)  sul territorio  25 interventi d’arte site-specific indoor e open air (tra sculture, installazioni audio e video, proiezioni in notturna, esposizioni, performance), costruendo un ideale percorso che dalla Piazzetta si snoda al Belvedere di Tragara, passando per case e terrazze private, cortili e giardini di grandi alberghi, fino allo Yacht Club. 

Che sia un dragone nel cortile dell’Hotel Syrene a Capri, il lavoro dello street-artist Eron sul muro di Casa Guiscardo Ramondini ad Anacapri, un uovo nella celebre Piazzetta o l’inedito gioco notturno di luci acceso da Rewind & Play (un intervento di public art che interagisce temporaneamente  sull’illuminazione pubblica), il confronto fra i diversi linguaggi e la loro istallazione in luoghi fortemente connotati fornisce così una chiave di lettura diversa  e un coinvolgimento emozionale di chi visita e di chi vive l’isola, perché anche gli abitanti di Capri sono stati coinvolti nella sperimentazione artistica.

 

Capri The Island of Art è un work in progress,  le date di apertura di ogni singolo lavoro, il loro evolversi durante l’interazione col territorio ed altro possono essere consultati online dal 6 settembre sul sito.