Tra nuove riflessioni e grandi ritorni, la nuova edizione

Dal 7 luglio al 21 settembre 2014 ritorna il tanto atteso appuntamento nell’ambiente dell’immagine, Les Rencontres D’Arles, il festival di fotografia ambientato nella splendida cittadina provenzale, famosa nella storia per aver affascinato fotografi e pittori.

Ogni anno vengono allestite circa 50 mostre che si possono fruire negli edifici storici cittadini.
 Quella di quest’anno sarà l’ultima edizione curata da François Hebel, direttore artistico del festival dal 2001 e il tema prescelto è Parade: una sfilata dei protagonisti di tutti questi anni, che tornano ad Arles con progetti inediti.

Primo fra tutti Lucien Clergue, fondatore del festival nel 1970, con Les hommes et les femmes, una raccolta di interviste, video e ritratti di uomini e donne, importanti nella vita dell’autore, accompagnati dagli scatti dei nudi che lo hanno reso famoso e dalle immagini di bambini, di cadaveri di animali e di disegni astratti.

L’edizione 2014, oltre alle mostre degli artisti che hanno costruito la storia del festival, presenta una sezione chiamata Originals in cui sono stati invitati artisti che arrivano ad Arles per la prima volta: David Bailey, che presenta la sua mostra londinese Sturdust; Patrick Swirc con i suoi ritratti introspettivi; l’attore e regista Vincent Perez, fotografo con grande padronanza del ritratto e creatività delle sue mises en scène. Denis Rouvre, che per realizzare il suo progetto ha incontrato centinaia di persone comuni e ha cercato coglierne la peculiarità usando uno sfondo nero e un’illuminazione simile ai ritratti rinascimentali, fonte della sua ispirazione.

Molti sono i progetti che offrono uno spunto di riflessione sulla fotografia,
 a causa soprattutto della valanga di immagini cui siamo sommersi nell’era digitale.

Significativi a questo proposito sono i collage fotografici che Vik Muniz realizzati utilizzando e ritagliando foto degli album di famiglia, oppure le sequenze millimetriche di Artur Walther. 
Interessante inoltre l’elaborato progetto di Anouk Dourand che intreccia fotografia e narrativa, storia e vicissitudini personali. Un racconto che si sviluppa attraverso immagini d’archivio, album di famiglia e riviste dell’epoca, e che racconta la storia di un legame nella Cina e nell’Albania comunista degli anni settanta.


Rencontres d’Arles, 7 luglio – 21 settembre