Ospiti da tutto il mondo a Firenze per il Festival degli Scrittori

Michael Cunningham, Alberto Manguel, Patrick McGrath, Christian Raimo, Antonio Scurati, Juan Gabriel Vásquez, Edmund White. Sono solo alcuni degli ospiti del Festival degli Scrittori che si svolge a Firenze dal 12 al 14 giugno e include la settima edizione del Premio Gregor von Rezzori – Città di Firenze, dedicato alla traduzione e alla narrativa straniera. I cinque finalisti raccontano paesi diversi: dalla Colombia devastata dai narcotrafficanti, di Juan Gabriel Vásquez (Il rumore delle cose che cadono, Ponte alle Grazie) alla Manchester degli anni 60 di Jeanette Winterson (Perché essere felice quando puoi essere normale? Mondadori), dalla Kabul scossa dalla guerra civile di Atiq Rahimi  (Maledetto Dostoevskij, Einaudi) all’Israele umoristica e nuova nei racconti di Etgar Keret (All’improvviso bussano alla porta, Feltrinelli) fino al fascino di una vecchia Manhattan in Jennifer Egan (Guardami, minimum fax).

Uno dei momenti più importanti è la serata Machiavelli & Co. dedicata ai 500 anni del Principe di Machiavelli, a cui Laura Morante e Jeremy Irons renderanno omaggio il 13 giugno al Cinema Teatro Odeon. Attraverso una collezione di testi scelti da Roberto Andò i due interpreti leggeranno una scelta di pagine letterarie sulla politica.

In apertura del Festival si terrà la lectio magistralis di un grande scrittore internazionale. Dopo aver chiamato, nelle scorse edizioni, John Banville, Carlos Fuentes, Michael Cunningham, Zadie Smith e Michael Ondaatje, nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi sarà il turno di Patrick McGrath: Scrivere la follia sarà il tema del suo intervento, che è ancora il fulcro del suo ultimo romanzo, L’estranea, appena ripubblicato da Bompiani in edizione Vintage.

Nei giorni del Festival molti saranno i reading, gli incontri, i dialoghi tra scrittori stranieri e italiani: con Antonio Scurati, Christian Raimo, Alessandro Raveggi, Vanni Santoni, Elena Stancanelli, Giorgio Van Straten, ci saranno veri autori cult come, Andrew Sean Greer, Alberto Manguel e Edmund White. Da segnalare la conversazione tra Michael Cunningham e Jennifer Egan, entrambi vincitori del Premio Pulitzer.