Arles 2017: Les Rencontres de la photographie di questa estate. Le mostre, i protagonisti, gli eventi del festival di fotografia.

La settimana di apertura della 48° edizione dei Rencontres d’Arles finisce il 9 luglio 2017, mentre le mostre si protrarranno fino al 24 settembre 2017.

Il festival di fotografia di Arles è un luogo di apertura e di scambio internazionale sul tema dell’immagine. Con il loro sguardo, 28 artisti ci parlano della Colombia, che, dopo mezzo secolo di guerra civile, si avvia verso la pace. 62 fotografi, di cui molti giovani e molte donne, raccontano l’Iran tra il 1979 e il 2017.

Il prestigioso appuntamento francese racconta il mondo della fotografia contemporanea attraverso l’opera di artisti come Karlheinz Weinberger e Niels Ackermann & Sebastien Gobert in cerca di Lenin, per fare un esempio.

Questa edizione del Rencontres de la Photographie ci comunica un sorprendente gusto per altri luoghi, dall’America Latina all’Iran, dalle rive del Bosforo al confine siriano, da Château Davignon ai rimorchi di Arles. Sembra di viaggiare in treno attraverso il vasto paesaggio russo; di raccogliere i pezzi di Lenin in Ucraina; di riflettere su Monsanto; di seguire la vita di una famiglia romana da vent’anni. Immergendosi nel festival di Arles sembra di vivere un viaggio travolgente nel mondo.

Un festival di fotografia, inoltre, al servizio dei fotografi. Qui l’arte diventa un ecosistema con un gran numero di attori coinvolti, dalla creazione alla produzione alla distribuzione. Accoglie ufficialmente i protagonisti della scena artistica e i proprietari delle gallerie, nel loro ruolo pionieristico, coinvolti a individuare, sostenere e incoraggiare i talenti futuri.

Il programma delle mostre spazia dalle prime opere Joel Meyerowitz, agli impulsi urbani della fotografia latino-americana di Michael Wolf a quelli di 63 obiettivi puntati sull’Iran, da Masahisa Fukase a The House of the Ballenesque est di Roger Ballen, da Fukushima di Carlos Ayesta & Guillaume Bression a Gabriele Basilico, dalla fotografia vernacolare colombiana allo spettro del surrealismo che arriva dalle collezioni del Centre Pompidou, giunto al 40° anniversario e festeggiato in tutta la Francia nel corso del 2017.

Da segnalare infine anche David Fathi, in mostra con il progetto vincitore del Photo Folio Review del 2016, premio rivolto a fotografi professionisti, studenti di fotografia e fotografi dilettanti.