Torna l’appuntamento mensile di Icon con i fotografi emergenti: il valore dell’immagine nella comunicazione attraverso l’interpretazione di un giovane autore. Questa volta vi presentiamo Marco Traverso.

Marco Traverso intitola il suo progetto Why Should I Care If Anything You See Is Emptiness cercando di dare delle risposte visive al terrore del vuoto, radicato nella nostra cultura da tempi antichissimi. “Perché dovrei preoccuparmi del vuoto?”, si chiede il fotografo. La risposta alla paura del vuoto la possiamo trovare nell’esperienza: senza il terreno sotto i piedi non abbiamo scampo.

“La natura aborre dal vuoto” sosteneva Aristotele, ma senza il vuoto omogeneo ogni punto sarebbe identico a un altro e non si potrebbe dire rispetto a cosa un corpo si muove, non si potrebbe distinguere una direzione da un’altra, non ci sarebbero più l’alto e il basso, la destra e la sinistra. Le variazioni, dunque, sono alla base dell’evoluzione. Non dobbiamo aver paura delle differenze perché arricchiscono la nostra esistenza, senza di esse saremmo tutti omologati. “Le mie fotografie raccontano il rapporto contemporaneo tra uomo e natura, rapporto rappresentato da una sorta di decadenza post estiva, dall’abbandono e dal vuoto che ne consegue. La natura è in continua evoluzione così come l’uomo, che crea scarto e inquina l’ordine razionale delle cose”. Osservando le immagini possiamo notare una costante ricerca di equilibrio, un equilibrio speciale tra il pieno e il vuoto. Si cerca dunque un dialogo tra le parti per poter apprendere dalle differenze.

Marco Traverso (su Instagram: @marco.traverso)  nasce a Olbia il 18 Settembre 1995. Cresce a Varese dove si diploma presso la Scuola Europea. Si trasferisce a Milano grazie a una borsa di studio presso la Nuova Accademia di Belle Arti, dove si laurea con il massimo dei voti, discutendo la tesi sul tema del ‘doppio legame’ e la sua applicazione al cinema post neorealista italiano. Vive a Milano dove lavora come regista e fotografo su progetti personali e commissionati.