Dieci artisti al lavoro per un’opera collettiva

Chi sono i graffitari di oggi? A che punto è l’arte di strada che dall’America degli anni 80 aveva raggiunto l’Italia con la forza di capovolgere ogni dettame accademico? La risposta spetta a The Bridges of Graffiti, una mostra multiforme che andrà in scena a Venezia, tra gli eventi collaterali della 56esima Esposizione Internazionale d’Arte.

Era il 1984 quando la curatrice Francesca Alinovi portò in Italia i principali esponenti del graffitismo newyorkese con la mostra Arte di Frontiera. New York Graffiti. E ora è proprio con quella storica esposizione che si confronta The Bridges of Graffiti, per dare nuovo spazio a quella terra di confine che si pone a metà strada tra aggressività e ironia, tra bello e brutto, tra bianco e nero. E questa volta saranno dieci artisti, Boris Tellegen, Doze Green, Eron, Futura, Mode2, SKKI, Jayone, Todd james, Teach, Zero-T a creare, insieme, un’opera collettiva sui muri della stazione marittima di San Basilio, un terminal che è un confine tra la città e il mondo.

Insieme all’opera collaborativa, saranno visibili anche una serie di altri lavori creati sul posto, in un dialogo con la mostra fotografica degli scatti di Henry Chalfant e Martha Cooper sulla storia di questa controversa forma d’arte.

———-

The Bridges of Graffiti

Arterminal – Terminal San Basilio (fondamenta Zattere), Venezia

9 maggio – 22 novembre