Tra il 1940 e il 1990 la città ebbe un’enorme sviluppo. Urbanistico ed architettonico

Fino al 21 luglio, al Getty Museum , Los Angeles espone se stessa. O meglio, i progetti che in cinquant’anni, dal 1940 al 1990, contribuirono a trasformarla in una metropoli avveniristica e coraggiosa, sia in ambito architettonico, sia in quello dei trasporti e urbanistico. Si tratta della mostra Overdrive: L.A. Constructs the Future, 1940-1990. Durante la seconda metà del XX secolo, infatti, L.A. divenne rapidamente una delle città più popolose, influenti, industriali, economiche e creative del mondo. Le innovazioni architettoniche necessarie a fronteggiare questo sviluppo contribuirono a farne un vero e proprio laboratorio di design all’avanguardia, rendendola il maggior centro artistico del dopo guerra in America e un punto di riferimento architettonico internazionale. Organizzata dal Getty Research Institute e dal J. Paul Getty Museum, è parte di un progetto, Pacific Standard Time Presents: Modern Architecture in L.A., che comprende ben undici mostre e vari eventi in giro per la città.

Overdrive raccoglie fotografie, disegni (molti storici), modellini, film e supporti digitali che illustrano la complessità e il fermento di quegli anni. Gli ambiti indagati sono: Car Culture (con tutte le problematiche e relative soluzioni legate allo sviluppo dell’uso dell’automobile); Urban Networks (infrastrutture, trasporti, progetti di freeway); Engines of Innovation (le costruzioni progettate con nuovi materiali); Community Magnets (dedicata alle strutture per il tempo libero e il divertimento); Residential Fabric (sperimentazioni sull’architettura residenziale); Artistic Interventions (le opere degli artisti visuali affascinati dalla trasformazione della città). Della mostra, è stato pubblicato un omonimo volume da Getty Publications (59,95 dollari). Dal 13 ottobre, la mostra si sposterà al National Building Museum di Washington D.C .  (Laura Barsottini)

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