La libertà e l’impegno, antologica di Mario Dondero a Milano

La libertà e l’impegno, antologica di Mario Dondero a Milano

di Digital Team

La retrospettiva di Mario Dondero riporta l’attenzione su un fotografo che con passione ha raccontato la storia, la cultura, la società del 900, in Italia e nel mondo

Tra i tanti fotografi che hanno debuttato raccontando le vicende dell’arte a Milano nel periodo ‘eroico’ ’50/’60 – Ugo  Mulas in testa, poi Enrico Cattaneo, Johnny Ricci, Uliano Lucas, Carlo Bavagnoli, Giulia Niccolai, Alfa Castaldi…– quello di cui si parla (ingiustamente) meno è Mario Dondero (1928-2015). Non è un caso che Luciano Bianciardi, per il suo romanzo La vita agra, si sia ispirato proprio all’amico del cuore Dondero per tratteggiare il personaggio del fotografo Mario. Allora, arriva a saldare il debito questa sua ampia retrospettiva ospitata dal 21 giugno al 6 settembre 2023 a Palazzo Reale  di Milano.


Pier Paolo Pasolini con la madre Susanna-Roma 1962

Mario Dondero. La libertà e l’impegno copre un arco di  tempo lunghissimo, che va dalla metà dei Fifties agli anni dieci del XXI secolo. C’è di tutto perché Dondero era difficile da tener fermo troppo a lungo, quindi reportage di viaggio ovunque nel mondo (Brasile, tanta Africa, Spagna, Irlanda del Nord, Russia), ritratti, il cinema, le guerre, sempre con un occhio attentissimo al sociale, fil rouge della sua opera. La mostra a Palazzo Reale ripercorre la storia di Dondero con un racconto per immagini che segue un duplice criterio espositivo, cronologico e tematico insieme. Le dieci sale dell’Appartamento dei Principi sono ognuna un capitolo di questo racconto e insieme una mini mostra a sé stante. Da segnalare le sale 4 e 5 con ritratti di Pier Paolo Pasolini ripreso sul set del film Comizi d’amore, Laura Betti, Carla Fracci, Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Vinicio Capossela, Vittorio Gassman, Eugène Ionesco, Serge Gainsbourg, Jean Seberg e la 6, ancora con ritratti, questa volta di grandi scrittori e letterati del 900, da William Saroyan, ripreso alla macchina da scrivere nel 1959, a Günter Grass ritratto a Milano nel 1962, a Dacia Maraini. 

Nella sala 7 sono i ritratti di alcuni tra i più significativi pittori, scultori, fotografi, critici d’arte, direttori di museo fotografati da Dondero, tra cui, Francis Bacon, Alexander Calder, Barbara Hepworth, Alberto Giacometti, Palma Bucarelli, Alberto Burri, Fabio Mauri, Elisabetta Catalano, Sergio Lombardo, Mimmo Rotella, Pierre Restany, Fausto Melotti.