Mostre (imperdibili) nelle città europee
Artisti in guerra - Foto Sebastiano Pellion - Courtesy Castello di Rivoli - Torino

Mostre (imperdibili) nelle città europee

di Elena Bordignon

Importanti musei in Europa ospitano mostre dai temi attuali, come le questioni di genere LGBTQIA+ e della guerra. Abbiamo selezionato 5 grandi mostre da non perdere

Dal Pompidou a Parigi al Mumok di Vienna, dalla Tate di Londra al Castello di Rivoli, abbiamo selezionato una serie di mostre che riflettono su temi attuali e importanti. 

Over the Rainbow 28/06 – 13/11/23 – Centre Pompidou, Parigi

Attraverso oltre cinquecento opere e documenti – tra film, fotografie, riviste e video – questa mostra racconta per immagini come, dall’inizio del Novecento, gli artisti hanno contribuito a trasformare e diffondere la rappresentazione delle cosiddette sessualità ‘in minoranza’. Dagli scritti di Jean Genet e Jean Cocteau alle immagini di Brassaï e Kenneth Anger, Over the Rainbow si presenta come un viaggio nella cultura visiva LGBTQIA+ (lesbian, gay, bisexual.le, trans, queer, intersex, asexual.le, +). Tra le tante personalità in mostra citiamo Jean Cocteau, autore, dopo André Gide, di una delle prime opere letterarie militanti, Le Livre blanc (1928); le serie fotografiche di Florence Henri e Raymond Voinquel per la loro forte espressione omosessuale, ma anche quelle di Brassaï e Gerda Wegener. Così come l’affermarsi della cultura underground alla fine degli anni ’60 con Kenneth Anger e Nancy Grossman; le produzioni grafiche e video della militanza degli anni ’70, attorno al Fronte Omosessuale di Azione Rivoluzionaria (FHAR).

Mostre da non perdere in Europa
Brassaï, Un costume pour deux, bal du Magic City, around 1934 Gelatine-silver print
© Estate Brassaï – RMN-Grand Palais Centre Pompidou

Capturing the Moment 13/06/23 – 28/01/24 – Tate Modern, Londra

Da sempre le lega una relazione di odio/amore. Fotografia e pittura per tutto il Novecento si sono rincorse, prese e lasciate. Dopo un secolo e mezzo in cui la fotografia ha cambiato per sempre il corso della pittura e, viceversa, la pittura ha creativamente contagiato il linguaggio fotografico, la rivalità sembra essersi quietata. La Tate Modern rende omaggio alla relazione dinamica tra i due mezzi espressivi con la mostra Capturing the Moment, che ospita alcune delle opere d’arte più iconiche degli ultimi tempi. La mostra percorre l’influenza della fotografia nei dipinti di Pablo Picasso e Paula Rego, così come le tracce lasciate dalla pittura nelle straordinarie fotografie di Hiroshi Sugimoto e Jeff Wall; accanto ai dipinti pop di Pauline Boty, le serigrafie di Andy Warhol, le opere fotorealiste di Gerhard Richter e le fotografie panoramiche su larga scala di Andreas Gursky. In una conversazione aperta tra alcuni dei più grandi pittori e fotografi dell’era moderna, Capturing the Moment esplora come il pennello e l’obiettivo sono stati usati per catturare la fugacità degli attimi nel tempo.

Mostre da non perdere in Europa
Florence Henri, Self Portrait 1928 Stiftung Ann und Jürgen Wilde, Pinakothek der Moderne, Munich

ON STAGE – All the Art World’s a Stage, Fino al 7/01/24 Mumok, Vienna

Con la metafora del mondo come grande palcoscenico, il Mumok di Vienna esplora con 150 opere le varie forme di espressione teatrale e scenica nell’arte a partire dali anni ’60, quando avanguardia e critica della tradizione, hanno iniziato a concentrarsi su forme d’arte performative e azioniste. Artisti come Hermann Nitsch, Arnulf Rainer e Günter Brus, gettarono le basi, proprio in quegli anni a Vienna, de L’azionismo viennese: un movimento artistico, conosciuto anche come Gruppo di Azione Viennese che si esprimeva con azioni incentrate sull’uso del corpo proprio e altrui, documentate con fotografie e video. Oltre a questo Gruppo, c’erano l’Orgies Mysteries Theatre così come le apparizioni del Vienna Group, le cui riviste letterarie si inseriscono saldamente nella tradizione del teatro dadaista, o i crossover mediatici di Fluxus. Accanto a queste forme d’arte dominate dagli uomini, si è affermata una scena femminista che ha ritratto e sfidato gli effetti delle gerarchie sociali patriarcali sui ruoli di genere, come nelle opere di Geta Brătescu, Sanja Iveković o Gina Pane. La mostra ON STAGE racconta tanti di questi movimenti, per giungere alle più attuali forme performative. In mostra grandi nomi come Marina Abramović, Gilbert & George, Cindy Sherman, Nan Goldin, Thomas Struth e Birgit Jürgenssen tra i tanti altri.

OUT OF THE BOX, 20 Years Schaulager 10/06 – 19/11/23 Schaulager, Basilea

Lo Schaulager, uno dei musei più importanti della Svizzera, con sede a Basilea, festeggia i vent’anni dalla sua apertura con un’importante mostra collettiva. La maggior parte delle opere esposte sono legate da un tema tanto affascinante quanto ambiguo: lo scorrere del tempo. Il titolo Out of the Box riecheggia un principio base che Schaulager ha perseguito fin dalla sua apertura nel 2003: liberare le opere d’arte dalla loro vita in casse di stoccaggio per renderle accessibili sia alle scuole che alle università, per la ricerca e lo studio. Out of the Box invita il pubblico a confrontarsi con l’arte del nostro tempo in modo imprevedibile e stimolante e a considerare le questioni che ci riguardano oggi da una nuova prospettiva.

Artisti in guerra! Fino al 19/11723 – Castello di Rivoli, Torino

“Gli eventi internazionali recenti ci hanno portato a realizzare una nuova mostra che indaga il significato della guerra, a domandarci come alcuni esseri umani particolarmente empatici, gli artisti, elaborino la violenza organizzata e solo apparentemente razionale della guerra evidenziandone l’orrore oppure per contrasto il suo mistero – sospeso come è tra massima imprevedibilità e massimo calcolo.” Con questa premessa, la curatrice Carolyn Christov-Bakargiev presenta la mostra in corso al Castello di Rivoli. Artisti in guerra include prestiti provenienti da importanti istituzioni pubbliche e private italiane e internazionali, oltre a due nuove committenze, opere inedite realizzate per l’occasione dall’artista afgano Rahraw Omarzad e dall’artista ucraino Nikita Kadan. La mostra presenta più di 140 opere di 39 autori realizzate da artisti che si trovavano o si trovano in guerra. Tra i tanti nomi, citiamo Francisco Goya, Salvador Dalí, Pablo Picasso, Lee Miller, Alberto Burri, Anri Sala tra i tanti altri.