Basilea, Grenoble, Londra, Berlino e Bruxelles: ecco le migliori destinazioni di questo mese, dove trovare le più belle esposizioni d’Europa

Procede il nostro viaggio alla scoperta delle più interessanti proposte artistiche in circolazione, curiosando tra i programmi dei musei e delle gallerie di tutta Europa. Casualmente, rispetto agli scorsi mesi in cui abbiamo proposto anche mostre collettive e raccolte di più artisti, questa volta la nostra lista è composta da cinque esposizioni di altrettanti singoli esponenti dell’arte contemporanea, quattro dei quali ancora in vita.

Lo svedese Christian Andersson a Basilea, la spagnola Cristina Iglesias a Grenoble, Pascal Bernier che gioca in casa a Bruxelles, a Berlino l’inglese Harland Miller (per la prima volta in Germania) e infine un tributo londinese al croato Ivan Picelj: ecco chi sono i protagonisti da non perdere in questo tour tra le esibizioni europee più importanti di luglio.

“Christian Andersson”, Von Bartha, Basilea, Svizzera
Artista svedese, classe 1973, Christian Andersson ricorda allo spettatore che esistono modi alternativi di guardare il mondo. Lo fa attraverso le sue sculture e le sue installazioni raccolte al museo svizzero. Opere realizzate con l’obiettivo di creare una porta tra il verosimile e l’inverosimile, giustapponendo emozione e ragione, scatenando dubbi improvvisi in grado di mettere alla prova le capacità di comprensione dell’osservatore.
(Fino al 31 luglio)

“Cristina Iglesias”, Musée de Grenoble, Grenoble, Francia
Cristina Iglesias è considerata una delle più influenti artiste spagnole degli ultimi venticinque anni nel campo della scultura. Al museo di Grenoble si può entrare in contatto con alcune delle sue creazioni, che giocano con lo spazio, la luce e le ombre, giocando con i sensi dell’osservatore. Interessanti anche diversi disegni preparatori esposti, che aiutano a comprendere il percorso di genesi delle opere dell’artista.
(Fino al 31 luglio)

“The Concrete Utopia. Ivan Picelj and New Tendencies 1961-1973”, Cortesi Gallery, Londra, Inghilterra
Alla galleria londinese è ospitata una mostra curata da Ilaria Bignotti, che esplora le Neoavanguardie artistiche degli anni Sessanta e Settanta, attraverso oltre quaranta lavori selezionati tra le opere di Ivan Picelj (1924-2011), artista croato che ha fondato il movimento Nove Tendencije. Le sue composizioni hanno contribuito a generare importanti sviluppi nel mondo dell’arte internazionale, aiutando a creare diverse prospettive nella percezione dell’oggetto artistico in relazione allo spazio e allo spettatore.
(Fino al 22 luglio)

“Ultralibéral. Pascal Bernier”, Galerie Valérie Bach, Bruxelles, Belgio
Per la sua mostra alla Galerie Valérie Bach, il celebre scultore belga Pascal Bernier prova a immaginare una sorta di archeologia del futuro. I nostri pronipoti osserveranno il nostro secolo probabilmente con incredulità. Un periodo di tempo dominato da un capitalismo senza tregua, in cui ogni cosa compreso l’essere umano diventa merce e si misura in ritorni economici. Per esprimerlo, Bernier ha trasformato alcuni dei simboli della nostra tecnologia in piccoli monumenti funebri e grafici economici in quadri astratti.
(Fino al 23 luglio)

“Harland Miller | Tonight We Make History (P.S. I Can’t Be There)”, Blain|Southern Gallery, Berlino, Germania
Lo scrittore e artista britannico propone alla galleria berlinese la sua prima personale in terra tedesca. Questa mostra comprende molti dipinti in larga scala, che incorporano anche alcuni suoi disegni precedenti. L’ispirazione formale e concettuale proviene dalle copertine dei libri di psicologia degli anni Sessanta e Settanta, con le loro geometrie astratte. Spesso lo stesso testo descrive più opere e composizioni, dimostrando come le relazioni tra forme e colori possano cambiare il modo in cui vengono interpretati i titoli.
(Fino al 30 luglio)