Le grandi mostre di fotografia da vedere in autunno
Wolfgang Tillmans -Installation views - Serpentine Gallery, London Photographs Gautier de Blonde

Le grandi mostre di fotografia da vedere in autunno

di Elena Bordignon

I prossimi mesi vedono l’apertura di mostre monografiche di importanti maestri della fotografia contemporanea

Occasioni uniche, queste mostre rendono omaggio a quelli che sono stati dei grandi anticipatori: dalla sensibilità fotografica di Wolfgang Tillmans alla grande pioniera Diane Arbus, dalle visioni poetiche e intimiste di Nan Goldin alla crudezza di un cronista visivo come Boris Mikhailov. Nella nostra scaletta abbiamo inserito anche l’artista francese JR per la sua capacità di smuovere le coscienze mostrando i volti – ma soprattutto gli sguardi – di quelli che sono considerati ‘gli ultimi’.

Wolfgang Tillmans – To look without fear
Moma, New York 12 settembre 2022 – 1 gennaio 2023

Per oltre tre decenni Wolfgang Tillmans ha sperimentato cosa significa coinvolgere il mondo attraverso la fotografia. Questa importante mostra al Moma di New York, vuole presentare il fotografo in tutta la sua grandezza invitando il visitatore a vedere la realtà attraverso l’occhio dell’artista. ‘Lo spettatore… dovrebbe entrare nel mio lavoro attraverso i propri occhi e la propria vita’ ha affermato Tillmans. To look without fear raccoglie tanta parte della produzione del fotografo: dalle immagini estatiche della vita notturna alle fotografie astratte realizzate senza una macchina fotografica, dai ritratti in grande scala alle proiezioni di diapositive architettoniche, ma anche documenti di movimenti sociali, nature morte, fenomeni astronomici accanto a nudi intimi. Anche l’allestimento segue quelle che da sempre sono tate le sue intuizioni: arcipelaghi di immagini sono raggruppati su pareti e tavoli come fotocopie, fotografie a colori o in bianco e nero e proiezioni video, esemplificando l’idea dell’artista di una concreta “democrazia visiva”. ‘Vedo le mie installazioni come un riflesso del modo in cui vedo, del modo in cui percepisco o voglio percepire il mio ambiente’, ha detto Tillmans.

Diane Arbus – Photographs, 1956-1971
The Montreal Museum of Fine Arts – Dal 15 settembre 2022 al 29 gennaio 2023

Le sue foto in bianco e nero hanno rivoluzionato la ritrattistica, sia attraverso uno stile originale sia per la gamma di soggetti. Diane Arbus è stata una delle fotografe donne più significative e conosciute del XX secolo. Le foto esposte al The Montreal Museum of Fine Arts sono state realizzate principalmente a New York e dintorni, dove Arbus ha selezionato i suoi soggetti per la loro singolarità. Evidenziando l’evoluzione dell’artista in 15 anni, la mostra presenta un ampio resoconto cronologico della carriera di Arbus. L’esposizione si apre con un avvincente autoritratto del 1945 e segue con le immagini del 1956, anno in cui Arbus decise di dedicarsi seriamente alla fotografia. I primi lavori in 35 mm rivelano un’artista affascinata dalla gamma dell’umanità e della vita mentre si svolgeva in modo spontaneo per strada, mentre le opere successive – create utilizzando un formato più grande – segnano la sua comparsa come artista matura e avvincente. Arbus ha creato molte delle sue opere più iconiche in questo stile distintivo diretto e nettamente concentrato.

Nan Goldin – This will not end well
Moderna Museet, Stoccolma – Dal 29 ottobre 2022 al 25 febbraio 2023

Tra le artiste più conosciute del nostro tempo, Nan Goldin, è tra le rare voci che hanno saputo esplorare l’esperienza umana attraverso l’obbiettivo della macchina fotografica. Per decenni ha influenzano intere generazioni di fotografi. La grande retrospettiva che ospita il Moderna Museet di Stoccolma è la prima mostra a presentare, in modo completo, Goldin come regista. In occasione di questo appuntamento, l’artista ha dichiarato: “Non ho mai voluto fare la fotografa. Ho sempre voluto fare la regista. Ho trovato un modo per fare film con immagini fisse. Fare delle slide show mi dà il lusso di rieditare costantemente la sequenza delle immagini per riflettere la mia visione mutevole del mondo.” Quando Goldin ha iniziato come artista, ha presentato i suoi lavori in vari club, sale di proiezione e festival cinematografici. Sin dall’inizio ha presentato le sue immagini in sequenza, componendo dei flussi eclettici di fotografie accompagnate da una selezione di brani musicali, come un’esperienza cinematografica coinvolgente e accattivante. Concentrandosi esclusivamente sulla presentazioni di diapositive e installazioni video, questa mostra cerca di tornare alle radici della pratica di Nan Goldin e abbracciare pienamente la visione dell’artista.

JR: Chronicles
Kunstalle München, Monaco – Dal 26 agosto al 15 gennaio 2023

Apre i battenti tra pochi giorni la prima grande retrospettiva in Germania dedicata all’artista francese JR. In Italia abbiamo ammirato il suo ‘sfondamento’ a Palazzo Strozzi: l’installazione di una grande voragine inferta nel palazzo storico nel centro di Firenze. La Kunstalle di Monaco raccoglie fotografie, video e la documentazione dei grandi interventi di JR intorno al mondo. JR ha raggiunto la fama decorando con enormi ritratti di persone anonime le facciate di edifici, treni, navi porta-container e persino muri di confine. Con la sua arte, è riuscito a dare visibilità a coloro la cui dignità e diritti sono spesso ignorati dai grandi discorsi politici. I suoi progetti recenti includono un ‘incollaggio’ su larga scala in una prigione di massima sicurezza in California, una copertina di TIME Magazine sulle armi in America, un murale monumentale nella periferia di Parigi e una gigantesca installazione al confine tra Stati Uniti e Messico: dall’alto, due grandi occhi ci guardano tagliati nel mezzo dall’alto muro che divide i due stati.

Boris Mikhailov – Journal ukrainien
MEP – Maison Européenne de la Photographie – Dal 7 settembre al 15 gennaio 2023

Considerato uno degli artisti contemporanei più influenti dell’Europa orientale, Boris Mikhailov da oltre cinquant’anni sviluppa un corpus di opere fotografiche sperimentali che esplorano temi sociali e politici. La Maison Européenne de la Photographie di Parigi, gli dedica la più grande retrospettiva mai realizzata. Dagli anni ’60 ha creato un’inquietante testimonianza dei tumultuosi cambiamenti in Ucraina che hanno accompagnato il crollo dell’Unione Sovietica e le disastrose conseguenze della sua dissoluzione. Le sue fotografie, spesso piene di ironia e auto-parodia, giocano con le immagini di propaganda e offrono una testimonianza visiva della realtà sociale del suo paese. Concepita in stretta collaborazione con l’artista, la mostra raccoglie quasi 400 immagini che attingono alle sue serie più importanti, come “Red” e “Case History”, nonché ai suoi lavori più recenti.