Il futuro dell’architettura tra arte, cultura e natura. In tre mostre

Il senso dell’architettura per Rem Koolhaas è un’analisi degli elementi fondamentali dell’abitare il pianeta. Così Spazio Thetis a Venezia propone, proprio in questa Biennale, un progetto ambizioso, dal titolo Something now for the future, che vuole essere un dialogo tra arte, natura e cultura, in vista di un nuovo modo di vivere nella società.

Lo traduce in tre mostre, che coniugano proprio i tre elementi in questione, in un unico spazio, all’Arsenale Novissimo.

Tutto ruota intorno a Terzo Paradiso, un’opera di Michelangelo Pistoletto che qui diventa simbolo di rigenerazione del territorio. Infatti con Terzo Paradiso – Coltivare la città, Fortunato D’Amico, curatore e ideatore dell’esposizione, ha coniugato l’astrazione della matematica con la concretezza della terra: la struttura a tre cerchi che evoca il segno dell’infinito, è circondata da un orto urbano, realizzato e curato grazie alla partecipazione dei cittadini.

La pittura di Rossella Gilli nella personale Terra, Luce, Archiettura. Il viaggio di un granello di sabbia, racconta le vicende di un semplice granello di sabbia, dalla sua formazione fino al suo utilizzo nella costruzione degli edifici, per trasformarsi nel simbolo dell’unione tra natura e architettura.

Marica Moro, invece, declina il concetto in sculture giganti, anzi, in una sola creazione, Genesis2: una figura umana enorme, che prende vita da un vaso, collocata nel giardino esterno. Ovvero, acqua, argilla e colore, come elementi costitutivi del rapporto uomo-natura.

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SOMETHING NOW FOR THE FUTURE

Michelangelo Pistoletto | Terzo Paradiso – Coltivare la città

Rossella Gilli | Terra, Luce, Architettura. Il viaggio di un granello di sabbia

Marica Moro | Genesis second day

Spazio Thetis, fino al 27 settembre (lun – ven dalle ore 10 alle 18,30 – sabato e domenica su prenotazione)