Mostra del cinema di Venezia 2024, 5 giovani attori da tenere d’occhio
Il primo nome da ricordare? Arthur Conti. C’è da scommetterci: lo sentiremo spesso. Il ventenne britannico, al suo primo red carpet, è stato una delle sorprese più fulgenti al Lido, tra i talenti dal futuro promettente. E poi Paul Kircher, ovviamente. Ecco quali sono gli altri
Se Michael Keaton ha inaugurato il red carpet della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia 2024, demone scatenato di Beetlejuice Beetlejuice, è stato però Arthur Conti la sorpresa insospettabile del film, al suo primo tappetto rosso. E tra Brad Pitt e George Clooney, nemici amici pronti a tirarsi addosso battute e lazzi in Wolfs – Lupi solitari, ecco Austin Abrams ad emergere come irresistibile espediente comico.
E non solo loro. Giovani, talentuosi, pronti a far parlar ancora di loro, ecco cinque giovani attori che ci hanno colpito al festival di Venezia.
Paul Kircher, più che una rivelazione

Noi di Icon già lo avevamo notato e marchiato come la star del futuro (qui l’intervista che gli abbiamo fatto pochi mesi fa). E a Venezia 81 Paul Kircher ha confermato ogni attesa, vincendo il premio Mastroianni a un giovane attore emergente.
22 anni, attore francese figlio d’arte, è assoluto protagonista di Leurs enfants après eux, lungometraggio in concorso. Con i riccioli bruni che ricadano sugli occhi e l’andatura ciondolante per il ruolo, regge con presenza scenica e luminosità tutto il film. È il faro assoluto, nelle speranze deluse e nelle conflittualità taglienti, di un coming of age sulle illusioni perdute della provincia.
Dopo essersi fatto notare in Winter boy, dopo aver superato la prova della verità con The animal kingdom, dopo il festival di Venezia, l’età della formazione sembra finita. Ed eccolo, infatti, pronto a lavorare per Cédric Klapisch, accanto a Cécile de France, in La venue de l’avenir. Traduzione letterale: L’avvento del futuro.
Arthur Conti, un debutto da star!

Per Arthur Conti è stato il primo red carpet, e che red carpet! Quello di apertura della Mostra del cinema di Venezia, al seguito di Tim Burton!
Britannico, 20 anni, i più acuti osservatori della serie tv House of the Dragon lo hanno già visto come paggio della regina, poco più di una comparsa. Al Lido invece ha avuto un ruolo significativo in Beetlejuice Beetlejuice. È lui l’adolescente misterioso, avido lettore di Dostoevskij, che con i suoi capelli spettinati e l’aria sospesa seduce Jenna Ortega. Riesce ad essere prima così delicato e sensibile, quanto inquietante e funesto poi. Non è così frequente che gli attori facciano centro al primo colpo, con ruoli subito di rilievo e in festival importanti come quello di Venezia.
Per il look del suo primo press tour Arthur Conti ha scelto di affidarsi a Rose Forde, stilista che veste con un’eleganza informale e rilassata attori inglesi quali Chiwetel Ejiofor, Jessie Buckley ed Emma D’Arcy. C’è da scommetterci: lo rivedremo presto!
Tra i giovani attori visti a Venezia, la sorpresa più fulgente.
Austin Abrams, altro che Pitt e Clooney

Ci sono Brad Pitt e George Clooney insieme in uno stesso film, a 16 anni da Burn after reading – A prova di spia, e chi è che invece ruba la scena? Austin Abrams!
28 anni, l’attore americano si era già fatto notare nelle serie tv The walking dead e Euphoria, certo, ma a Venezia 81 ha avuto la consacrazione da festival cinematografico che conta.
Nel film fuori concorso Wolfs – Lupi solitari di Jon Watts, commedia action pensata per far ridere grazie all’alchimia comica tra Pitt e Clooney, invece è Austin il matador! Le scene più divertenti, a sorpresa, arrivano da lui, esilarante nella sua ingenuità scalmanata. In uno dei suoi spassosi monologhi dice ai due super divi, che interpretano due fixer in abiti scuri e pistola, «Voi non potete capire, siete i più fichi al mondo». Anche tu, Austin, sai come conquistare, abbi fede! Non può mancare tra i giovani attori più accattivanti della Mostra di Venezia.
Samuele Teneggi e il fascino del Frank

Il Frank riesce a dare colore a una realtà in bianco e nero, affabula e affascina tutti. Perché, come dice la sceneggiatura fresca e sbarazzina de La storia del Frank e della Nina di Paola Randi, «come fai a dirgli di no al Frank?».
Merito di Samuele Teneggi, che nel film presentato nella sezione Orizzonti Extra, con i capelli spettinati mesciati di biondo, dispensa lezioni di filosofia e archeologia industriale, ordisce storie favolose e immaginifiche, riempie di bugie, sempre con fascino giocoso irresistibile.
24 anni, reggiano, Samuele già aveva avuto un ruolo piccolo ma significativo in Rapito di Marco Bellocchio: interpretava Riccardo Mortara, il bersagliere che voleva abbattere il potere temporale del papa e salvare il fratello rapito dal pontefice.
Su Instagram da Venezia in questi giorni ha scritto: «Mi è scappato un sogno dal cassetto». E chissà quanti altri ne scapperanno in futuro.
Harris Dickinson, toy boy per Nicole Kidman

28 anni, britannico, Harris Dickinson è lo stagista dominatore che seduce la capo d’azienda Nicole Kidman in Babygirl, thriller erotico in concorso che ha diviso la critica. Diciamocelo: come affascinante toy boy non funziona molto e il film non c’è piaciuto granché, però c’è da giurarci che fronteggiare una super diva come l’algida australiana, da protagonista assoluto, sarà un volano per la sua carriera.
«Col mio personaggio rappresento la confusione che c’è nel giovane maschio di oggi»: le sue riflessioni dal Lido.
Chi ha visto il film Palma d’oro del Festival di Cannes 2022 Triangle of sadness si ricorderà già di lui. Nella satira corale di Ruben Östlund sulla moda e sulla ricchezza, Dickinson interpreta il modello in crisi oscurato dalla fama della compagna. Dal volto un po’ smarrito, diviso tra fragilità e bisogno di ostentare sicurezza, lì sa tirare fuori tutto lo smarrimento di una generazione in bilico tra avere ed essere. Il futuro è già presente.