Gli appuntamenti con l’arte da segnare in agenda

Dicembre è il mese delle riflessioni: si riflette sull’anno che sta finendo e su quello che verrà. A farlo sono anche le mostre del mese, che offrono un approfondimento su alcuni degli artisti, personaggi e fotografi che hanno segnato il passato. Come Fabio Mauri, uno degli artisti più influenti della seconda metà del Novecento, oppure Topazia Alliata, pittrice e nobildonna siciliana che attraversò con coraggio un secolo di storia italiana. Torna l’appuntamento con la selezione delle mostre da non perdere secondo Icon:

Napoli. Fabio Mauri – Retrospettiva a luce solida.
Con il suo concetto di “luce solida” ha dato forma a ciò che forma non ha, come il pensiero, l’immaginario e l’ideologia. Tra gli artisti più seminali del XX secolo, Fabio Mauri scolpiva i tratti dell’uomo contemporaneo, dando voce alle contraddizioni dell’Europa della seconda metà del Novecento attraverso opere in equilibrio tra pittura, scultura e performance. Inizialmente affascinato dalla pop-art, se ne distanziò nel 1964, elaborando una ricerca personale. Oggi, il Museo Madre di Napoli presenta una delle più grandi retrospettive mai dedicate all’artista, esponendo più di cento suoi lavori, azioni e documenti. La mostra prosegue e trova un suo completamento alla GAMec di Bergamo, che ospita un’altra retrospettiva dedicata all’artista: Arte per legittima difesa.

Napoli, Museo Madre, fino al 6 marzo 2017.

Bergamo, GAMec, fino al 15 gennaio.

Milano. Paolo Gallerani. Le macchine armate. Sculture e frammenti visivi.
Per tutto il mese di dicembre, Casa della Memoria – spazio dedicato alla storia della città voluto dal Comune di Milano – ospita CANTIEREMEMORIA, manifestazione che comprenderà performance teatrali, concerti, rassegne cinematografiche e una mostra: Le macchine armate. Sculture e frammenti visivi. L’esposizione indaga il concetto di macchina, centrale nell’opera dell’artista ferrarese Paolo Gallerani, sviluppandosi attorno ai quattro nuclei espositivi Nike, Innesti, Il Deserto Cresce ed Europa Capitale. Insieme formeranno una rete di installazioni introdotte da una macchina armata di 10 metri, realizzata con tronchi di quercia. Una riflessione sulla guerra e sulla sua rappresentazione nell’arte, che prosegue con la Tavola di Beslan e le novantasei fotografie dell’eccidio pubblicate dai giornali.

Milano, Casa della Memoria, fino al 6 gennaio.

Caserta. The Rebirth Triad.
In una Reggia di Caserta ristrutturata e tornata allo splendore, una mostra che promuove una Natività laica, che abbraccia le nuove forme dell’arte contemporanea. In esposizione, le opere site-specific realizzate dagli artisti Vincenzo Marsiglia, Anita Calà e Lapo Simeoni, che riflettono sul mondo di oggi dialogando con gli spazi della Reggia. Il progetto, patrocinato da Michelangelo Pistoletto e dal suo Rebith Day, vuole riportare l’attenzione sull’incontro tra il patrimonio architettonico italiano e l’arte emergente, che può contribuire alla rinascita di quei Beni culturali a volte abbandonati all’incuria. La Natività diventa quindi il simbolo del rinnovamento culturale italiano, della Ri-Nascita dell’arte ma anche di un intero Paese.

Reggia di Caserta. Dal 7 dicembre al 8 gennaio 2017.

Palermo. Topazia Alliata – Una vita per l’arte.
La Fondazione Sant’Elia presenta un ritratto inedito di Topazia Alliata, moglie di Fosco e madre di Dacia Maraini, con la prima retrospettiva a lei dedicata. A tratteggiarne il volto sono le opere di Guttuso, Cagli, Samonà e altri artisti del XX secolo. Pittrice, gallerista e anticonformista per natura, Topazia trascorse una vita immersa nell’arte. La mostra ne ripercorre le tappe fondamentali: l’amicizia con Guttuso, gli anni passati in Giappone al fianco del marito e l’internamento in un campo di concentramento, in ritorno in Sicilia e l’apertura più tardi di una galleria d’arte a Trastevere. Il racconto di una donna che è anche quello di un’intera nazione, che abbraccia ben 105 di storia italiana, tanto lunga fu la vita della nobildonna.

Palermo, Fondazione Sant’Elia, fino al 11 gennaio 2017.

Napoli. BOOGIE: Blow your mind.
Nel 1990, Vladimir Milivojevich documentava i disordini e le devastazioni della guerra nella sua città, Belgrado. Oggi, BOOGIE, questo il suo nome d’arte, è uno dei fotografi di street culture più influenti del momento. Le sue fotografie sono uno schiaffo in faccia: crude, violente, non lasciano speranza, neanche se il soggetto è una suora. Come quelle della mostra BOOGIE: Blow your mind, ospitata dai Magazzini Fotografici di Napoli – il primo spazio interamente dedicato alla fotografia contemporanea in città – con cui l’artista presenta una selezione di immagini tratte dalle sue pubblicazioni It’s alla good e A wah do dem, che ritraggono rispettivamente i sobborghi di New York (in bianco e nero) e le strade di Kingston, capitale della Giamaica (a colori).

Napoli, Magazzini fotografici, fino al 3 aprile 2017.