Mostre imperdibili della primavera 2025

Mostre imperdibili della primavera 2025

di Elena Bordignon

Dalla Street Photography di Joel Meyerowitz alle grandi installazioni di Yukinori Yanagi, dalle opere inedite di Damien Hirst alle immagini ambigue di Viviane Sassen: aprile è ricco di mostre da vedere in giro per l’Europa.

Dalla Fondazione Prada di Milano alla Tate Modern, dall’Albertina Modern alla Collezione Maramotti: abbiamo tracciato delle mete imperdibile per scoprire grandi nomi sia della fotografia che dell’arte contemporanea. 

“Typologien” – Fondazione Prada Milano

Fondazione Prada dedica alla fotografia tedesca del Novecento la prossima mostra ospitata nel Podium negli spazi milanesi della fondazione. Come suggerisce il titolo, Typologien, la mostra applica il principio della “tipologia”, nato nel XVII e XVIII secolo in botanica per classificare e studiare le piante, sviluppato dalla fotografia dall’inizio del Novecento e affermatosi in quella tedesca nel corso del XX secolo. Analogie, affinità e inaspettate relazione sono state tracciate nelle ricerche di nomi importantissimi per la storia della fotografia, non solo tedesca ma anche del resto del mondo. Tra le 600 opere di 25 artisti tedeschi, segnaliamo alcuni importanti maestri come Bernd e Hilla Becher, Karl Blossfeldt, Isa Genzken, Andreas Gursky, Candida Höfer, Gerhard Richter, Thomas Struth e Wolfgang Tillmans, tra i tanti altri. Un nota va anche allo spazio espositivo, studiato per accentuare e suggerire le connessioni inaspettate tra le diverse pratiche artistiche.

Yukinori Yanagi. ICARUS – Pirelli HangarBicocca, Milano

Nel 1993, alla 45° edizione della Biennale di Venezia, aveva presentato centosettanta bandiere di sabbia colorata sgretolate giorno dopo giorno dal lavoro incessante di migliaia di formiche vive. Dopo trentadue anni, uno degli artisti più rappresentativi della scena artistica giapponese, Yukinori Yanagi (Fukuoka, 1959), torna in Italia, al Pirelli HangarBicocca (dal 27 marzo al 27 luglio 2025), con la prima grande mostra antologia nel nostra paese dal titolo ICARUS. La mostra presenta una selezione di lavori che ripercorrono la carriera dell’artista nelle Navate e nel Cubo dell’Hangar. Il titolo rievoca il mito greco di Icaro e Dedalo che funge come avvertimento e invito a riflettere sull’arroganza umana nata dall’eccessiva fiducia riposta nella tecnologia. Con opera dall’ampio respiro, con un linguaggio che spazia dalla scultura all’installazione Yanagi con la sua ricerca sollecita una riflessione, più che mai attuale, sui temi del nazionalismo, delle dinamiche governative e sugli aspetti paradossali delle società contemporanee.

David Hockney  – Fondation Louis Vuitton, Parigi

Originale per portata e autenticità, la grande mostra ospitata alla Fondation Louis Vuitton di Parigi, esprime al meglio la portata e la grandezza di David Hockney. La mostra, che si terrà dal 9 aprile al 31 agosto 2025, riunisce più di 400 delle sue opere (dal 1955 al 2025), tra cui dipinti provenienti da collezioni internazionali, istituzionali e private, nonché opere provenienti dallo studio e dalla Fondazione dell’artista. Ci saranno opere realizzate con una varietà di tecniche, tra cui pittura a olio e acrilico, inchiostro, disegno a matita e carboncino, arte digitale (opere su iPhone, iPad, disegni fotografici) e installazioni video immersive. David Hockney è stato personalmente coinvolto in ogni aspetto della mostra e, insieme al suo socio e direttore dello studio Jean-Pierre Gonçalves de Lima, ha scelto di concentrarsi in particolare sugli ultimi 25 anni, includendo anche le prime opere iconiche, offrendo ai visitatori una rara visione del suo universo creativo, che abbraccia sette decenni.

Damien Hirst. Drawing – Albertina Modern, Vienna

Sono la parte meno conosciuta del suo lavoro. Parliamo dei disegni che l’artista contemporaneo britannico Damien Hirst ha prodotto nella sua lunga carriera, ma che sono decisamente meno noti rispetto alle opere che lo hanno reso uno degli artisti più conosciuti al mondo. La mostra ospita alla Albertina Modern dal 7 maggio offre offre una panoramica sui processi creativi dell’artista  a partire dai disegni e dagli schizzi prodotti dagli anni ’80 in poi. Sono esposti molti schizzi e progetti abbozzati in  preparazione delle sue opere pionieristiche. Uno dei focus chiave della mostra è l’approccio concettuale di Hirst al disegno, che viene utilizzato in modi diversi: a volte come studio iniziale per un’opera più grande, a volte come opera autonoma che si regge da sola e a volte come esplorazione retrospettiva di idee. Per molte delle sue serie più iconiche, ha utilizzato disegni per articolare idee che considera significative quanto le opere d’arte finali.

Viviane Sassen  – This Body Made of Stardust, Collezione Maramotti, Reggio Emilia

Ruota attorno al concetto e all’iconografia del memento mori, This Body Made of Stardust,la grande mostra che la Collezione Maramotti dedica all’artista olandese Viviane Sassen,emersa come fotografa che ha lavorato sia nella moda che nell’ambito strettamente artistico. La mostra – visibile dal 27 aprile al 27 luglio, si inserisce nella XX edizione del Festival Fotografia Europea, dal titolo Avere vent’anni – raggruppa oltre cinquanta fotografie e un’opera video realizzate dal 2005 al 2025, con alcuni nuovi lavori ideati specificamente per questa occasione. Il percorso espositivo accentua le tante traiettorie che si possono tracciare nelle opere della Sassen, dove è raccontata per allusioni e analogie i tanti aspetti dell’esistenza. I corpi nelle sue immagini diventano forme ambigue e astratte, fusi con oggetti, scenografie e lo spazio, sia esso un interno che un paesaggio.  

Ed Atkins – Tate Modern, Londra

E’ uno dei pochi artisti che rivela le idiosincrasie della video arte contemporanea, attratta e contaminata dall’avanzare massimalista del digitale. Ed Atkins, con i suoi video e animazioni, da oltre un decennio ha esplorato il divario sempre più sottile tra rappresentazione digitale ed esperienza vissuta. La Tate Modern, dal 2 aprile al 25 agosto 2025, gli dedica la prima grande mostra nel Regno Unito, riunendo una serie di opere di Atkins, dai dipinti e scritti ai ricami e disegni, il tutto insieme alle sue iconiche installazioni video.  Utilizzando il suo corpo e le sue storie personali, il suo lavoro critica il modo in cui la tecnologia ha plasmato il nostro senso di sé e le nostre immagini. Le sue creazioni, spesso “tristemente” umoristiche e venate di malinconia, mettono a confronto il mondo senza peso della vita digitale con quello tattile e fisico. La mostra si concentra sui temi della perdita, dell’intimità e dell’amore, offrendo una potente riflessione sull’esperienza umana.


Death Mask II: The Scent, 2010. Ed Atkins born 1982. Tate Modern

Joel Meyerowitz – A Sense of Wonder Fotografie 1962-2022, Brescia 

E’ uno dei protagonisti della scena fotografico contemporanea, interprete e pioniere della Street Photography, che ha fatto del linguaggio fotografico un mezzo per comprendere e rendere leggibile la caoticità del reale. Parliamo di Joel Meyerowitz (New York, 1938), a cui Brescia dedica una grande mostra retrospettiva – prima in Italia – dal titolo A Sense of Wonder Fotografie 1962-2022, che presenta oltre 80 immagini che ripercorrono l’intera carriera nel noto fotografo.Ospitata al Museo di Santa Giulia a Brescia (fino al 24 agosto 2025), la mostra è suddivisa per capitoli tematici e propone molte delle fotografie che hanno contribuito a ridefinire il concetto di Street photography, all’interno del quale Joel Meyerowitz fa il suo ingresso introducendo l’uso del colore per interpretare e cogliere appieno la complessità del mondo moderno. Completa il percorso il focus dedicato ad alcuni dei 365 autoscatti, mai proposti in Italia, che Meyerowitz si fece, giorno per giorno, durante il lockdown del 2020.