Dai musei parigini le opere che ripercorrono la carriera dell’Impressionista francese

Quando, nel 1907, il famoso mercante d’arte Paul Durand-Ruel acquistò all’asta per conto del Metropolitan Museum of Art di New York il dipinto ‘Madame Charpentier e i suoi bambini’, commissionato anni prima a Renoir e pagato 1.500 franchi, dovette sborsare 48mila franchi, il prezzo più alto raggiunto in quegli anni da un dipinto.

È un segno del grande successo che Renoir raggiunse già in vita, con una carriera che si estende per oltre 50 anni durante i quali l’Impressionista francese produsse oltre cinquemila dipinti e un numero elevatissimo di disegni e acquerelli. Sessanta suoi capolavori arrivano ora alla GAM di Torino dal Musée d’Orsay e dal Musée de l’Orangerie di Parigi, che insieme conservano la più completa collezione al mondo dell’opera di Renoir.

La mostra, in programma dal 23 ottobre al 23 febbraio, ripercorre tutte le tappe dell’evoluzione dell’artista, dagli anni della Scuola di Belle Arti, quando incontrò e frequentò Sisley e Monet, con cui condivise sessioni di pittura en plein air, ai meravigliosi ritratti femminili di donne che Renoir sceglieva da ogni estrazione sociale: borghesi, operaie, ballerine, tutte rivestite da una grazia speciale. E poi i paesaggi, i bambini, i fiori, i divertimenti parigini, fino ad arrivare ad un tema fondamentale per l’artista, i nudi. “Guardo un nudo e ci vedo miriadi di piccole tinte’, affermava. ‘Ho bisogno di scoprire quelle che faranno vivere e vibrare la carne sulla tela”.