Robert Doisneau: un viaggio emozionante nel cuore della vita quotidiana

Robert Doisneau: un viaggio emozionante nel cuore della vita quotidiana

di Digital Team

Un viaggio emozionante nella fotografia di Robert Doisneau: la mostra che celebra l’essenza della vita quotidiana

Prosegue il tour della super antologica del fotografo Robert Doisneau che, forte del successo registrato da Camera, Centro Italiano per la Fotografia di Torino (e prima ancora a Rovigo), si accinge ora a ripeterlo al Museo Diocesano Carlo Maria Martini, a Milano. La previsione è facile, perché benché viste e riviste, tuttavia quelle foto non stancano e toccano le più diverse sensibilità, dal pubblico più ampio alle élite dei cultori della foto d’autore. L’attimo di quel bacio – che sembra colto al volo, e invece Doisneau aveva abilmente costruito – è l’essenza di tutti i baci dei giovani amanti di tutto il mondo. Il fox terrier al guinzaglio ha lo stesso identico sguardo incuriosito che ci piace vedere negli occhi di qualsiasi cane che incontriamo.

Robert Doisneau
Fox terrier au pont des Arts-1953

E, ancora, il bambino, con quello sguardo trasognato, sui banchi di scuola non ci ricorda il compagno un po’ arruffato che avevamo alle elementari tanti anni fa? C’è nelle foto, sempre così francesi, di Doisneau la stessa poesia che Jacques Tati spargeva nei suoi film, così come l’attenzione sempre affettuosa di Truffaut quando racconta il mondo dei piccoli, tra infanzia e adolescenza. Non deve essere stato facile per il curatore Gabriel Bauret selezionare le 130 foto (tutte stampe in bianco e nero) della mostra, considerato che Doisneau fu un lavoro instancabile tanto da lasciare un archivio di 450mila negativi, anche se, con molta di  quell’ironia che permea tanti suoi scatti amava dire: «La mia vera passione è la pesca; la fotografia è solo un hobby». Ma come per la pesca, anche per la fotografia ciò che conta è cogliere l’attimo all’amo dell’occhio. E per questo Doisneau era in perenne movimento per i quartieri e le periferie della sua Parigi. «Le meraviglie della vita quotidiana», diceva, «sono così eccitanti; nessun regista può ricreare l’inaspettato che si trova nelle strade».

Robert Doisneau
L’enfer-Paris-1952

Trent’anni (dagli anni Trenta ai Sessanta) di fotogiornalismo su e giù per una città oggi ormai quasi del tutto scomparsa sono l’eredità senza prezzo di Doisneau, un lascito che per le emozioni che ha colto e sa suscitare in tutti noi, così come per l’ideale abbraccio affettuoso con cui sembra accoglierci, può solo farci sentire almeno per un momento più ricchi dentro. Completa l’esposizione, un’intervista video al curatore Gabriel Bauret e la proiezione di un estratto dal film realizzato nel 2016 dalla nipote del fotografo, Clémentine Deroudille: Robert Doisneau, le révolté du merveilleux (Robert Doisneau. La lente delle meraviglie), che contribuisce ad approfondire la conoscenza dell’uomo e della sua opera.

Robert Doisneau 
L’information scolaire-Paris 1956-

Il documentario racconta le prime pubblicazioni sui giornali, l’esperienza all’interno della Renault, l’occupazione e la liberazione, i felici anni del dopoguerra, la banlieue di Parigi e la nascita della sua fotografia più celebre.

 

ROBERT DOISNEAU, Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini (p.zza Sant’Eustorgio, 3), 9 maggio – 15 ottobre 2023