Tutte mie le città. La fotografie di Gabriele Basilico a Milano

Tutte mie le città. La fotografie di Gabriele Basilico a Milano

di Digital Team

Una doppia mostra a Milano ricorda Gabriele Basilico a dieci anni dalla scomparsa presentando una accurata selezione di fotografie che raccontano le città del mondo

Quanto ha fotografato Gabriele Basilico (1944-2013) dagli anni Settanta fino a dieci anni fa, quando ci ha lasciato? Tanto, tantissimo, se pensiamo che Gabriele Basilico. Le mie cittàla doppia mostra milanese a lui dedicata, e allestita tra Palazzo Reale e la Triennale, presenta circa 500 immagini (soprattutto in delicatissimo bianco  e nero) che sono comunque una selezione da un archivio ben più ampio. Eppure, di tempo ce ne metteva a fare ogni singolo scatto, perché non era un ‘inquadra-scatta e via’, ma una attenta ricerca del taglio realizzata con il banco ottico, il panno in testa per vedere l’immagine al buio mentre qualcuno che intorno stava attento che non arrivassero automobili o peggio a investire tutti quanti…


Il palazzo della Triennale, 1980, foto Gabriele Basilico/Archivio Gabriele Basilico

«Negli anni Milano è diventata per me come un porto di mare, un luogo privato dal quale partire per altri mari, per altre città, per poi ritornare e quindi ripartire» diceva l’architetto (laurea nel 1973) & fotografo Gabriele Basilico a proposito del rapporto con la sua città dove era nato e cresciuto. E quel rapporto lo ripercorrono a fondo le 13 serie fotografiche e le centinaia di opere dedicate al capoluogo lombardo da cui sono prese le 180 fotografie a parete e l’ampia selezione di immagini d’archivio in teca che costituiscono l’esposizione alla Triennale.


L’Arco della Pace, Milano, 1989, foto di Gabriele Basilico/Archivio Gabriele Basilico

La mostra, realizzata in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea, presenta per la prima volta in modo organico e completo il lavoro di documentazione che Basilico ha prodotto sulla propria città in quasi 40 anni. È un reportage sociale raccontato guardando da esperto l’architettura, il tessuto edilizio, i monumenti, lo sviluppo urbano e le trasformazioni di Milano e della sua area metropolitana, perché più di ogni altra città, il capoluogo lombardo ha offerto a Basilico la possibilità di sperimentare, di intraprendere ricerche con ampiezza di temi, tempo a disposizione, capacità di movimento.


Palazzo Reale dal Domo. 2011, foto Gabriele Basilico/Archivio Gabriele Basilico

Curata da Giovanna Calvenzi e Filippo Maggia, la mostra a Palazzo Reale è incentrata invece sugli scatti che Basilico ha realizzato per grandi committenze internazionali. Circa 200 le opere selezionate, realizzate spesso in occasioni di eventi  nei quali è stato spesso l’unico autore italiano presente. Le 100 fotografie allestite nella Sala delle Cariatidi sono la sintesi di viaggi in oltre 40 città di  tutto il mondo. Globetrotter instancabile Basilico ha documentato e più volte (viene in mente Beirut), Shanghai, Rio de Janeiro, San Francisco, Mosca, Londra, Parigi, Istanbul, Tel Aviv, Boston, Liverpool, Roma, Berlino, Lisbona, Valencia, Gerusalemme, Amman, Montecarlo, Hong Kong e altre ancora.


Piazza Missori, Milano, 1996, foto Gabriele Basilico/Archivio Gabriele Basilico

Lo spazio del Lucernario è dedicato a Sezioni del paesaggio italiano, un’indagine sulla trasformazione del paesaggio nazionale realizzata per la VI Biennale di architettura di Venezia del 1996, in collaborazione con Stefano Boeri. Lo studio si sviluppa lungo sei sezioni del territorio, da nord a sud dell’Italia, idealmente corrispondenti a circa 50 km ognuna, che uniscono un’area urbana consolidata a una zona suburbana densamente popolata.


Scalo Farini, Milano, 1978, foto Gabriele Basilico/Archivio Gabriele Basilico

Un’ultima nota sull’allestimento: progettato da Umberto Zanetti, ZDA Zanetti Design Architettura, con la sponsorizzazione tecnica di UniFor per gli allestimenti e di Viabizzuno per l’impianto illuminotecnico, è concepito come un tracciato urbano, un labirinto di vie e piazze dove lo spettatore incontra le fotografie di Basilico allestite su pannelli come fossero i muri delle strade delle città.


Milano, 2008, foto Gabriele Basilico/Archivio Gabriele Basilico