Tre cose da non perdere

Nel weekend di chiusura del Salone del Mobile, Milano trabocca di appuntamenti legati al design, raccontato in tutte le sue possibili declinazioni. Una piccolissima selezione di tre appuntamenti da non perdere. Dove arte e design trovano un interssante punto in comune.

– Franco Mazzucchelli. Si intotla Salvami | Andata e ritorno e come tutte le opere di questo artista, verrà lasciata alla città, o meglio a quanti abbiano voglia di giocarci, di usarla, di viverla secondo i propri personalissimi modi. Si tratta di un elemento in PVC , aria e cemento che si muove intorno alla Stazione Centrale, dal  Memoriale della Shoah prosegue nella galleria sotto la stazione fino a giungere in piazzetta Gluck. Il titolo parla chiaro: salviamo l’arte, salviamo i rapporti sociali attraverso l’arte, in un duplice dialogo. Per approfondire il lavoro di Mazzucchelli, la sua personale è in corso al Museo del Novecento.

– Duilio Forte. Arkizoik Project II. Tre pterodattili – Ptero VI, Ptero VII, Ptero VIII – realizzati da Duilio Forte in legno, con un’apertura alare di 4 e 6 metri, aleggiano sospesi sopra le teste dei visitatori. Un ampio nido sottostante offre simbolicamente riparo e conforto e diventa contenitore di suoni ancestrali: una music live experience resa possibile grazie ad un amplificatore valvolare termoionico ad alta fedeltà (progettato da Federico Busetto, ingegnere elettronico analogico e termoionico) e alla colonna sonora realizzata da B.Croma di Rocco Giovannoni e Marco Spaggiari, due giovani sound designers italian. Si tratta del primo evento espositivo di M10, un network di professionisti della comunicazione fortemente integrato che unisce pubblicitari, comunicatori e artisti in un unico processo di creazione collettiva, ideato e fondato da Maurice Dotta proprio in occasione del Salone del Mobile 2018. Spazio Giovannoni Design, Via Stendhal 35 – 20144 Milano

Historical Promiscuities – Works by Adam Nathaniel Furman. Una selezione di opere del giovane designer e artista inglese presso lo Studio Vudafieri-Saverino Partners, per la prima volta teatro di un progetto espositivo. Sotto la curatela di Luca Molinari, la mostra espone opere in ceramica realizzate con Bitossi in una esclusiva serie limitata, oltre a pezzi provenienti dal John Soane’s Museum di Londra; e poi disegni, stampe e video realizzati da Adam Nathaniel Furman. L’esposizione compone un racconto di contaminazione tra differenti stili, segni, riferimenti intorno alle opere pop di Furman.