48 ore in Champagne, le migliori tappe enogastronomiche (e non solo)

48 ore in Champagne, le migliori tappe enogastronomiche (e non solo)

di Penelope Vaglini

Gli appassionati delle bollicine francesi devono visitarla almeno una volta nella vita. La Champagne è una regione affascinante, ricca di esperienze enogastronomiche e attività culturali da vivere in ogni stagione

La Champagne, con i suoi vigneti e le cantine, è entrata di diritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO dal 2015. Questo riconoscimento, insieme al lavoro di valorizzazione del territorio promosso dal Comité Champagne, ha permesso al turismo di crescere del 33% nel periodo pre-covid. Cifra che la regione francese si augura al più presto di eguagliare, grazie alla ripresa del turismo. In effetti, gli amanti delle bollicine, in questi territori trovano una meta perfetta per trascorrere una vacanza, perfino un weekend di 48 ore, con tappe ben scandite attraverso le principali città e le cantine che offrono le esperienze di degustazione più particolari (e non solo). Ecco quindi una breve guida ai punti di interesse da visitare in Champagne, per godere di ottimo cibo e vino, oltre che di spunti culturali e storici.

48 ore in Champagne, cosa vedere

La città di Reims è la prima tappa per un tour nei territori della Champagne. Per iniziare si può passeggiare nel Boulingrin Covered Market, edificio storico interamente ristrutturato nel 2012, dove osservare il fermento del mercato cittadino e scoprire le abitudini gastronomiche locali. Dopodiché, il consiglio è di visitare Villa Demoiselle, luogo dove Art nouveau e Art déco si fondono nel progetto dell’architetto Louis Sorel. Oggi proprietà di Paul-François Vranken, la dimora è stata riportata ai suoi antichi splendori e si può visitare per fare un salto indietro nel tempo e apprezzare i suoi raffinati arredi. Proseguendo verso i punti di interesse della città, Notre-Dame de Reims è lo stop successivo. Tra le chiese gotiche più famose in Europa, qui sono stati incoronati i più grandi re di Francia e la loro maestosità ancora si respira tra le navate luminose, alte quasi 40 metri. Scesa la sera ci si può anche godere uno speciale video mapping con luci e suoni direttamente sulla sua facciata. Dopodiché il viaggio è verso il villaggio di Hautvillers, divenuto famoso per aver ospitato il Monaco Dom Pierre Pérignon, i cui resti sono conservati nell’Abbazia Saint-Pierre d’Hautvillers. Completamente immerso nelle colline e circondato dai vigneti, le sue stradine sono costellate di piccole Maison a conduzione familiare. Proseguendo verso Épernay, si dovrà fare una passeggiata lungo l’“Avenue de Champagne”, una sorta di Champs Élysées delle bollicine francesi, che si sviluppa per circa un chilometro e su cui si affacciano dimore private, musei e cantine delle principali Maison. Come il Museo di archeologia regionale di Epernay, ospitato all’interno di un magnifico edificio del diciannovesimo secolo e recentemente rinnovato per raccontare la storia del terroir, i metodi di produzione e imbottigliamento del celebre vino francese.

Le migliori Champagne Experience

Chi vuole immergersi completamente nel mondo dello Champagne, potrà trovare diverse experience da vivere tra i vigneti e le cantine di numerose maison. Louis Brochet, per esempio, offre la combinazione di yoga alla degustazione di Champagne, per un risveglio alternativo ed effervescente. Per chi ha sempre sognato di avere una casa sull’albero, c’è invece il Perching Bar, tra le fronde degli alberi nel bosco di Verzy, dove, attraversando diverse passerelle sospese, si accede a un luogo unico, costruito su una quercia secolare. Qui, ai listelli di legno progettati dall’architetto Germain Moirisseau, si alternano delle sedute sospese come se fossero altalene, sulle quali cullarsi con un calice di Champagne in mano. I più sportivi si divertiranno da Champagne Deveaux e il suo Bar-Sur-Seine, da cui partire per l’esperienza “Deveaux with the flow”: un giro in canoa a cui segue un tasting di due diverse bollicine. Sull’Avenue de Champagne, il consiglio è di scoprire la Cellier Belle Époque, inaugurata quest’anno da Perrier-Jouët. Si tratta di uno champagne bar che immerge i visitatori nel patrimonio culturale della Maison e consiglia i migliori abbinamenti grazie alla collaborazione tra Séverine Frerson, Chef de Caves e Sébastien Morellon, nuovo Chef della Maison. Altra novità è l’apertura al pubblico della Maison Belle Epoque, con la sua collezione privata di Art Nouveau francese e con una terrazza con vista sul giardino su cui godere di pranzi gourmet preparati da Morellon.

48 ore in Champagne, dove mangiare

Se nella Champagne scegliere che cosa bere è pressoché scontato, di food experience da abbinare alle migliori bollicine c’è l’imbarazzo della scelta. Il segreto per non perdersi le migliori? Basta conoscere gli indirizzi dove riservare un tavolo. Ecco quindi che a Reims si potrà far tappa a La Brasserie du Boulingrin, vera istituzione francese dal 1925 per gustare piatti della tradizione immersi nello stile Art déco. Lontano dalla città, nel cuore del Parco Naturale de la Montagne de Reims di Chigny-les-Roses, il Domaine du Chalet è un’altra tappa gourmet imperdibile per chi vuole un assaggio della più pura art de la table francese. Qui lo chef Damien Litaudon propone ricette stagionali con un piglio elegante e contemporaneo, pensate per accompagnare le diverse etichette della Maison Palmer & Co. Nel medesimo villaggio si trova anche Le Couvert de Vigne, incastonato nella celebre Place de Pommery. Un locale che celebra le ricette più semplici e fa dell’equilibrio uno dei suoi capisaldi. In cucina, lo chef Benjamin Gilles lavora con ingredienti di stagione, per rispettare il territorio che lo circonda e offrire gusti sinceri e genuini. Per un pranzo con vista sulle vigne, invece, l’indirizzo da segnare è la Terrazza panoramica del 5 stelle Le Royal Champagne Hotel, dove l’Executive Chef Jean-Denis Rieubland propone solamente materie prime regionali, provenienti da piccoli produttori che valorizzano il territorio della Champagne. Infine, nel Domaine Vranken Pommery, si trova il ristorante Le Réfectoire, che offre ai commensali un vero e proprio tuffo nella storia della cucina francese, in occasione dell’Anno delle arti culinarie francesi, che coincide con il 2021. Ogni piatto è infatti associato a un personaggio o un avvenimento rilevante nella storia della Francia, da Luigi XVI alla “poule au pot” di Enrico IV, fino ad arrivare ad Auguste Escoffier. Il tutto da abbinare alla migliore selezione di cuvée della Maison, per un’autentica esperienza enogastronomica francese.